I dubbi
Di qui, la domanda sempre più assillante: cosa ha causato il decesso di quei resti che gli inquirenti tendono ad attribuire alla 27enne romena di cui non si avevano più notizie dal 12 marzo del 2022? Ad oggi, le motivazioni del decesso rimangono un giallo. Certo, per avere qualche elemento in più (si spera utile all’indagine condotta dalla procura) bisognerà aspettare i referti e i riscontri ufficiali legati agli accertamenti fatti finora. Deve ancora arrivare il risultato del test del Dna per avere la certezza (ma i dubbi non ci sono) che quei resti siano veramente di Andreea. Il teschio è stato rinvenuto sul gradino di una scala, mentre le altre ossa sul pavimento di un locale adibito a legnaia e dove i proprietari non entravano da almeno prima della pandemia.
L’indagine
Gli esami diagnostici sono stati compiuti ieri dal medico legale Marco Palpacelli, incaricato dalla procura.
Gli elementi
Sono almeno due gli elementi che potrebbero delineare un quadro suicidàrio: il rinvenimento di una sciarpa e di una scritta. Ma, in una prospettiva contraria, il tessuto potrebbe essere stato usato da chi voleva far del male ad Andreea, lasciando sul suo corpo (e sulle ossa) meno tracce possibili. Quelle riconducibili a un possibile soffocamento o strozzamento.