Beffati dall’agenzia di viaggi: la titolare
è volata in Kenya. Buco di 50mila euro

Beffati dall’agenzia di viaggi: la titolare è volata in Kenya. Buco di 50mila euro
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Sabato 14 Luglio 2018, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 11:35
CASTELFIDARDO - Travolta dallo scandalo si è rifugiata in Kenya la 29enne di Castelfidardo titolare della Vanilla Viaggi (nella precedente immagine a corredo del servizio era stata erroneamente inserita una immagine d'archivio che poteva essere accostata alla Viaggi Frigerio che risulta totalmente estranea alla vicenda, ce ne scusiamo con gli interessati). I timori segnalati nei giorni scorsi da alcuni dei clienti beffati erano già diventati realtà.

La ragazza era finita da qualche tempo in un vortice di problemi personali, non solo economici, sfociati con la chiusura dell’agenzia viaggi che ha lasciato a piedi una ventina di famiglie.

Lunedì 2 luglio è stato l’ultimo giorno nel quale hanno trovato l’ufficio aperto. La ragazza, realizzato il caos che aveva provocato quella chiusura improvvisa con pratiche ancora da concludere e saldi rimasti inevasi, ha deciso di volare in Kenya e rifugiarsi dalla madre che lì si è ricreata una famiglia. Con sé, temono i clienti beffati, avrebbe portato oltre 50mila euro, che sarebbero i saldi o le caparre versate dalle circa 20 famiglie che ora l’hanno denunciata ai carabinieri. A fornire i numeri Roberta Mangoni, referente di Adiconsum Marche alla quale si sono rivolte alcune delle famiglie beffate.

«Abbiamo casi – rivela - di contratti anche di 5-7mila euro per viaggi di lunga durata. Se moltiplichiamo per almeno 16-18 famiglie, con una media di 3mila euro a contratto, superiamo sicuramente i 50mila euro pagati per queste vacanze mai fatte o interrotte». Pochi i casi di vacanzieri clienti della Vanilla Viaggi che, durante il soggiorno all’estero, sono rimasti a piedi, con prenotazioni scoperte inesistenti, costretti quindi a ripagarsi da soli il proseguo (come gli sposini in Thailandia) o a rientrare in Italia (come la coppia in luna di miele in Sud Africa). La maggior parte sono famiglie che dovevano partire proprio nella prima settimana di luglio e che, avendo già saldato il conto, erano andate in agenzia a ritirare i titoli di viaggio. Alcune hanno chiesto aiuto ad Adiconsum: «Abbiamo inviato subito una diffida alla titolare dell’agenzia per saldare le pendenze ma non ha risposto – spiega Mangoni - Abbiamo chiesto al Comune se avesse copertura assicurativa mentre il nostro legale sta valutando il da farsi». L’ipotesi è quella di una mini class-action, ma la partenza per il Kenya della 29enne rende tutto più complicato.

 
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