ANCONA - Una bolletta da 600 euro, a fronte di una pensione da 500 euro al mese. «Quando ho ricevuto per posta la fattura della luce, quasi svenivo», dice Luigi Svedese, 75enne jesino. Il pensionato è malato e deve usufruire del respiratore ad ossigeno.
«Mia moglie, diabetica, durante l’estate per sopravvivere al caldo torrido, ha dovuto per forza di cose lasciare il ventilatore acceso per intere giornate - racconta -. Ecco svelato perché il consumo è schizzato alle stelle». Ma adesso per pagare la bolletta la coppia di anziani deve dare fondo ai risparmi. E’ solo uno dei tanti casi che stanno emergendo in tutto il territorio anconetano. A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali a cui, da mesi, stanno arrivando decine di richieste di aiuto.
L’allarme
«Ci chiedono come poter fare fronte a situazioni di questo tipo - spiega il segretario della Spi Cgil Ancona, Domenico Sarti - in particolare hanno bisogno di una mano per districarsi nella burocrazia: dalle richieste di rateizzazione delle bollette a come destreggiarsi tra i contratti con i vari gestori».
«Per pagare le bollette dobbiamo rinunciare alla spesa - fa presente l’anziano jesino -. Se prima compravamo un chilo di carne, adesso ne compriamo mezzo chilo. La frutta non la acquistiamo più». Perché oltre al caro bolletta, a completare l’opera c’è anche il rincaro su tutti i beni di prima necessità. Cibo in primis. «Sono vedova da dodici anni e vivo con una pensione sotto i mille euro al mese - racconta Elisabetta Pasqualini, 70enne di Osimo -. A febbraio mi è arrivata una bolletta del metano da 770 euro, contro i 385 dell’anno scorso. La luce non ne parliamo: da 80 euro a 153 euro». Una situazione insostenibile che rende la vita ancora più difficoltosa di quanto già non possa esserlo per chi si trova in una situazione di fragilità. E inevitabilmente, pur di non cadere nella trappola della morosità, si taglia su tutte le altre spese. «Ci si limita in tutta una serie di cose - continua l’anziana - i vestiti non si comprano, il cinema è stato abolito. Si fanno sacrifici di vario genere».
Gli aggiornamenti
Un altro fronte su cui i sindacati sono impegnati è quello della contrattazione sociale. «Andiamo a parlare con le amministrazioni locali per cercare di capire quali sono le risorse che i comuni possono destinare alle spese per il sociale - spiega la segretaria della Uil Pensionati Marche -, come poterle orientare per rispondere in maniera più precisa ai bisogni delle persone».