ANCONA Il rinnovamento come formula del glamour. Avanti, popolo. Per Monica Quercetti l’efficacia della forma è deformazione professionale e convinzione personale. «Togliere dal centro della piazza la statua di Cavour, per non spezzare la traiettoria della passeggiata da mare a mare? Sono sempre favorevole ai cambiamenti». Non disdegna l’idea del sindaco Daniele Silvetti dal suo quartier generale del fashion, in formato creme&fragranze, lei che è del gruppo delle cinque sorelle proprietarie delle Profumerie Galeazzi.
«L’innovazione - raddoppia l’effetto - è un fattore sempre positivo.
Il capofila
La voce e il volto di quel crocevia di anime che è il Bar Giuliani, lungo la passeggiata che è preludio del porto, tentenna un po’: «Non mi faccia dire». Michele Angelo Zannini, che è anche capofila della delegazione-Ancona di Confcommercio, in un soffio spezza il suo silenzio: «Il conte Camillo Benso che svetta in quello slargo baricentrico è un emblema del capoluogo. Siamo nella piazza più rappresentativa di Ancona». Dal terreno delle opinioni, passa veloce su quello, ardito, di dubbi e concretezza: «Non so neppure se tecnicamente sia una operazione possibile». Sull’effetto-pratico, insiste: «Non credo, inoltre, che il rapporto costi-benefici sia positivo». Guarda, passa e ci ripensa: «Eliminandola, quella statua, i due mari non possono certo convergere in un solo sguardo. No». L’ipotesi è rispedita al mittente.
L’osservatorio
La rotta da resettare è proprio quella sulla quale si apre la sua bottega d’arte e bellezza. Giancarlo Gioacchini, dall’osservatorio di corso Garibaldi, non si trattiene: «È una eresia. Sono 150 anni che quel monumento è lì in mezzo. Non riesco proprio a comprendere la logica che sottende a questa proposta». Il responsabile della Confesercenti Ancona invita a guardare, ad ammirare quel punto di convergenza cittadino: «La piazza, così come è stata organizzata, con tutti quei lavori fatti per renderla più bella, non la cambierei».
Il suggerimento
Quell’idea che ricorre, sostenuta anni fa anche dalla formazione Galeazzi-sindaco con Sturani-assessore, comunque la si prenda, per il gallerista-grandi-firma, non quadra: «Non è una scelta né opportuna, né necessaria». Lungo il percorso suggerisce di allargarsi un po’ con il passo: «Girargli a fianco a quel colosso commemorativo non è complicato. Non credo che il trasloco verrà mai messo in pratica». Bocciato.