L'idea del sindaco Silvetti ad Ancona: la passeggiata da mare a mare spostando la statua di Cavour

Corso, la svolta del sindaco Silvetti con panchine e lampioni nuovi E poi l’idea: spostare Cavour
Corso, la svolta del sindaco Silvetti con panchine e lampioni nuovi E poi l’idea: spostare Cavour
di Andrea Maccarone
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Sabato 2 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 08:05

ANCONA  - Una passeggiata da mare a mare in perfetta continuità Viale-Corso. Una proménade di due chilometri dove gli aspetti chiave dell’arredamento urbano dovranno presentarsi in coerente omogeneità: panchine, illuminazione e percorso pedonale. 

 


La novità


Nel progetto di restyling del centro spiccano elementi di novità. In particolare uno, che sembrerebbe non da poco. Il focus è il camminamento da mare a mare, due chilometri di boulevard che unisce il Viale della Vittoria a corso Garibaldi. Una naturale prosecuzione che ad un certo punto incontra uno spazio-cerniera: piazza Cavour. Un ostacolo? La piazza no di certo. La statua, sì. Se non altro per l’uniformità della proménade. E qui arriverebbe l’idea del sindaco: spostare la statua. Non di tanto. Giusto qualche metro. Quello che basta per liberare il camminamento. La proposta farebbe parte del progetto di restyling del centro storico su cui starebbe lavorando il consulente al decoro urbano, l’architetto Riccardo Picciafuoco.

Il passaggio in Giunta arriverebbe prima di Natale, intorno al 20 dicembre.

Ma gli anconetani saranno favorevoli o contrari? Un primo parere può essere espresso sul nostro sito www.corriereadriatico.it all’apposito sondaggio. Intanto un primo passo verso il cambio d’immagine del Corso è stato fatto: via le fioriere-pattumiera, ecco i mini abeti decorativi. 


Il cambiamento


I commercianti l’avevano già annunciato ieri sulle pagine del Corriere Adriatico: «Adesso via anche quelle panchine orribili». In piena sintonia con il sentiment comune, il sindaco conferma: «Quelle sedute se ne andranno, al loro posto vorremo mettere delle panchine». Modelli e fattezze saranno da vedere. Il sindaco, prima della fine dell’anno, porterà in giunta il progetto-decoro di Picciafuoco per condividerne i contenuti. Così come l’altro aspetto fondamentale: l’illuminazione. Il sindaco non avrebbe in simpatia i fari affissi alle facciate dei palazzi di corso Garibaldi. Preferirebbe, invece, dei lampioni che richiamino più l’identità storica di un centro città che fonda le sue origini architettoniche nell’800. «Dal passato si possono prendere spunti interessanti» afferma Silvetti.


Le tempistiche


L’orizzonte temporale per portare a termine la grande svolta non è neanche troppo lontano. «Entro la prossima estate vogliamo aver compiuto il cambio di immagine del cuore della città - assicura Silvetti - per prepararci al G7 Sanità che si terrà ad ottobre nel capoluogo». Un banco di prova a cui il sindaco non vuole farsi trovare impreparato. Un grande evento istituzionale a cui vuole presentarsi con una città rimessa a lucido e valorizzata nei suoi aspetti urbanistici. Infatti, come già annunciato in precedenza dallo stesso Picciafuoco, sarà centrale dare un nuovo assetto a piazza della Repubblica.

L’intento, lì, è quello di alleggerire lo spazio da elementi di disturbo visivo. Come la pensilina dei taxi, e quindi lo spostamento della stazioncina nella limitrofa area d’ingresso al porto, e i cassonetti della raccolta Igenio che andrebbero localizzati in un’altra posizione. Quindi il volto di Ancona sta per cambiare. Dall’alto del suo basamento, il conte Camillo Benso di Cavour ne ha viste di trasformazioni in questa città dal 1868 ad oggi. E dopo tanti anni immobile sul suo scranno, magari spostarsi di due passi non gli dispiace neanche. 

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