Il blitz tour di Sgarbi
​tra Fabriano e Camerano

Il blitz tour di Sgarbi ​tra Fabriano e Camerano
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Sabato 28 Giugno 2014, 20:57 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 12:57

FABRIANO - Prima nella citt della carta e poi alla scoperta della Camerano sotterranea. Vittorio Sgarbi in tour nell'entroterra. Mentre cresce l'attesa per la grande Mostra "Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento" che si aprirà al pubblico il prossimo 26 luglio, oggi il curatore Vittorio Sgarbi è arrivato a Fabriano per un breve"blitz" alla Pinacoteca Civica "Bruno Molajoli", sede espositiva della Mostra.


Insieme a lui, i curatori del catalogo Stefano Papetti e Giampiero Donnini, la coordinatrice Liana Lippi, il Presidente della Fondazione Carifac Guido Papiri e il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola.

"Avevo pensato di fare l'assessore alla cultura anche qui, nella vostra Fabriano!". Esordisce così Sgarbi al suo incontro con la stampa locale per fare il punto sulla grande macchina organizzativa di "Da Giotto a Gentile".

A CAMERANO

Si è inaugurata oggi alle ore 18.30 la prima delle tre mostre che comporrà l’offerta artistica di Caleidoscopio Festival delle Arti Camerano, organizzato da 169design, ‘Un capolavoro di Carlo Maratti per Camerano – Rebecca ed Eliezer al pozzo’.

Presso la Sala Matteucci a salutare l’arrivo del capolavoro di Maratti, proveniente dalla Galleria d’Arte Nazionale in Palazzo Corsini e completamente restaurato, sono intervenuti il Sindaco di Camerano Massimo Piergiacomi,il Presidente dell’Associazione Culturale ACT Edoardo Granini, il Vice Presidente della Proloco ‘Carlo Maratti’ di Camerano Alfonso Ardone, Monsignor Edoardo Menichelli, la Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche Maria Rosa Valazzi, il Direttore della Galleria d’Arte Antica in Palazzo Corsini Giorgio Leone e Vittorio Sgarbi, curatore della mostra. A coordinare il tutto, Antonio D’Amico.

Queste le parole di Vittorio Sgarbi nel presentare la mostra: “Auguro la stessa fortuna a Camerano che, con motivazioni molto più profonde e meno morbose di quanto accadde per ‘La ragazza con l’orecchino di perla’, restaura e porta un quadro di Carlo Maratti nella città in cui è nato. Non è necessario fare una grande mostra, basta portare un’opera significativa che da senso ad un’impresa. Questo è lo spirito che unisce Camerano alla Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini di Roma con i suoi tanti capolavori dello Stato, uno Stato incapace di tutelare i suoi beni, tanto che un grande museo nazionale non è in grado di restaurare le proprie opere. Porta questo soccorso umanamente intelligente, la città natale di Carlo Maratti che, anche se è una piccola città, rispetto allo Stato e a Roma, si è assunta l’impegno”.

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