ANCONA - Matteo Renzi stravince le primarie del Pd nelle Marche. Di pi: le Marche, dopo la scontata Toscana, sono la regione pi renziana d’Italia. Già l’anno scorso qui, al primo turno delle primarie per la scelta del candidato premier, il sindaco di Firenze superò, seppur di poco, il favorito Pierluigi Bersani. Era il segnale della voglia di rottamare e voltare pagina. La dimostrazione plastica che i marchigiani erano - come spesso accade - avanti.
Tra le cinque province è addirittura clamoroso il dato di Pesaro dove Renzi supera l’80 per cento, seguita da Fermo con il 76,65%, Macerata con il 75,6% , Ancona con il 75,04% e Ascoli con il 75%. L’altra notizia che ci consegna questo giro di consultazioni primarie è che le Marche sono tra le poche regioni in cui Pippo Civati arriva davanti a Gianni Cuperlo.
La provincia in cui l’outsider del Pd conquista la migliore percentuale è quella di Ancona, seguita da Ascoli, Fermo, Macerata e Pesaro. Cuperlo giunge terzo. Non è tuttavia, come qualcuno prova a dire, la sconfitta della nomenklatura. Perché l’apparato del partito nelle Marche in queste consultazioni si è in buona parte ricollocato su Renzi.
La stragrande maggioranza degli ex bersaniani sono oggi sostenitori del sindaco di Firenze. Basti dire che dei parlamentari marchigiani del Pd solo il senatore Verducci e la deputata Manzi hanno fatto outing pro-Cuperlo. Nessun civatiano. Il resto, giovani e navigati, tutti con Renzi. Che oggi a Roma farà i nomi della sua nuova segreteria. Sei donne e sei uomini.