Cingoli, non c'è il prete e salta la messa
Cento fedeli costretti a tornare a casa

Cingoli, non c'è il prete e salta la messa Cento fedeli costretti a tornare a casa
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Domenica 27 Dicembre 2015, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 11:50
CINGOLI - I fedeli vanno alla messa come sempre da più di settanta anni, solito orario fissato per i festivi e solita chiesa, ma della celebrazione eucaristica nessuna traccia. Il fatto ha suscitato lamentele, proteste e polemiche tra i fedeli che ieri mattina si sono recati per assistere alla messa nella Collegiata di Sant’Esuperanzio. Un centinaio di persone sono arrivate in chiesa prima delle 10, ma una volta entrate hanno visto l’altare maggiore spento e da qui il dubbio sulla celebrazione. Poi il passaparola tra chi se ne andava amareggiato e chi arrivava, inconsapevole della novità, ha frenato l’arrivo di altra gente.
“Son più di settant’anni che nei festivi c’è la messa delle 10! Non è mai saltata. Dovrebbe essere accaduto qualcosa di grave al prete!”, è stato il commento generale. “Perché non ci hanno avvisato magari alla fine della messa di mezzanotte?”. Tra chi protesta c’è anche chi vuole segnalare il fatto al vescovo mons. Nazzareno Marconi.
Il parroco don Patrizio Santinelli spiega che cosa è successo. “La coincidenza dei tre giorni festivi consecutivi, il Santo Natale, Santo Stefano e la domenica ci ha indotto a non programmare la messa per un solo giorno né a Sant’Esuperanzio né a San Giuseppe. Non era possibile sostenere nove messe al giorno, sarebbero state ventisette nei tre giorni. E i fedeli sono stati avvertiti attraverso la lettera parrocchiale che abbiamo consegnato prima di Natale, con il programma delle Sante Messe. I preti sono sempre di meno. Non si riesce a coprire tutte le frazioni e tutte le parrocchie”.
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