Comunali, Rossi replica a Zacheo
"Tenga per sé le lezioni di legalità"

Comunali, Rossi replica a Zacheo "Tenga per sé le lezioni di legalità"
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Sabato 23 Maggio 2015, 22:19 - Ultimo aggiornamento: 22:23
FERMO - Non si fa attendere la replica di Massimo Rossi, candidato della Sinistra alle comunali di Fermo, dopo il duro affondo dell'ex comandante dei carabinieri Pasquale Zacheo. "In relazione all’ultima presa di posizione di Pasquale Zacheo mi sento di dirgli innanzitutto che può tenere per se le sue lezioni di legalità considerato, tra l’altro, che recentemente ho appreso da lui stesso, sulle pagine della stampa locale, di qualche suo problema con la Giustizia; non so bene di quale natura - si legge in una nota -. Al contrario, in quattordici anni di responsabilità di governo locale, sui miei comportamenti e su quelli dei miei più stretti collaboratori la Magistratura non ha avuto mai niente da ridire. Quindi, al di la delle perfide insinuazioni e dietrologie del suddetto candidato, che alludono a possibili condizionamenti di chicchessia che potrebbero gravare sulle mie scelte future, mi sento di poter affermare umilmente, ma con estrema sicurezza, di rappresentare una garanzia di correttezza e di trasparenza in ordine a qualsiasi procedimento amministrativo che si tratterà di affrontare all’indomani delle elezioni. Anche se credo che i fermani non si attendano solo questo dal Sindaco che dovranno eleggere. Occuparsi di urbanistica non è infatti soltanto vigilare sulla correttezza degli atti, come sembra ritenere il candidato in questione quando afferma rassicurante che terrà per se la delega alla materia, ma promuovere e coordinare un nuovo progetto partecipato di città più vivibile ed in armonia con l’ambiente. Cosa che, mi sembra, sfugga allo stesso, il quale probabilmente ritiene di dover semplicemente spostare il suo precedente ufficio di comandante dell’Arma, con analoghe funzioni e comportamenti, nella sede municipale.

Detto questo, ho riletto con attenzione la presa di posizione di Giulia Torresi che ha fatto scattare i nervi al candidato Zacheo ma non mi sembra di cogliervi nient’altro che una legittima e condivisibile critica politica. La stessa, infatti, non escludendo l’opportunità di tentare una rivisitazione delle previsioni urbanistiche della zona di Casabianca nell’intento di trovare un assetto futuro più rispondente all’interesse pubblico, ha semplicemente e preliminarmente contestato, calcoli alla mano, la sproporzione tra il beneficio arrecato al privato nell’ipotesi avanzata dal candidato Zacheo, rispetto all’entità delle opere compensative ad esso richieste. Ha criticato inoltre l’opportunità intrecciare la possibile trattativa con i privati, sui famigerati lotti in questione, con l’abuso edilizio contestato agli stessi soggetti in via Respighi. Di quest’ultima vicenda sta già infatti occupando la Magistratura e non appare corretto ipotizzare o millantare margini di negoziazione del futuro Sindaco con lo stesso privato. Dal punto di vista amministrativo infatti il testo unico sull’edilizia prevede espressamente le modalità di gestione dell’abuso, distinguendo con precisione le diverse fattispecie che comportano in alternativa: la demolizione, l’acquisizione al patrimonio pubblico o la fiscalizzazione delle opere abusive. A me pare che il problema serio sia quindi un altro: è mai possibile dissentire da Pasquale Zacheo? E’ possibile criticare politicamente una sua qualsiasi proposta senza essere tacciati di diffamazione, minacciati di querela o accusati di secondi fini illeciti? Non mi sembra accettabile che ad ogni sua proposta si debba tutti scattare in piedi sull’attenti! Si tratterebbe di uno scenario inquietante!"
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