Il velivolo intercettato, proveniente dalla Turchia e diretto in Svizzera, non era riuscito a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico aereo italiano per motivi tecnici: ripristinate le comunicazioni, l'allerta è cessato.
L'allarme è scattato quando il velivolo, un Learjet Embraer, è entrato nello spazio aereo nazionale senza contattare gli enti del controllo del traffico aereo. Subito è stato dato l'ordine di «scramble», cioè di decollo immediato su allarme, a due caccia Eurofighter di stanza a Grosseto, che dopo pochi minuti hanno intercettato l'aereo.
Questo, nel frattempo, è riuscito a ripristinare le comunicazioni e a mettersi in contatto con il controllo del traffico aereo di Milano: l'allarme è cessato ed anche i caccia hanno fatto rientro alla base. Il «bang» è stato avvertito dalla popolazione intorno alle 15.40.
I due velivoli, che ricevuto l'ordine di intercettazione sono stati autorizzati alla corsa supersonica, hanno prodotto il «bang» nonostante volassero alti, a circa 13.000 metri.
Secondo una prima ricostruzione potrebbero aver influito le particolari condizioni climatiche.