Cartelli di protesta
sulle statue della città

Cartelli di protesta sulle statue della città
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Domenica 19 Ottobre 2014, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 15:52
SAN BENEDETTO - La provocazione è andata in scena all'alba. E di consensi, qua e là per i social network, ne ha riscossi parecchi. Una benda messa sugli occhi di alcune statue di pescatori e un cartello, appeso al collo di ciascuna di loro, con su scritto: "Non fatemi vedere come si è ridotta la mia città”.



A mettere in piedi tutto sono stati i militanti della sezione sambenedettese di CasaPound che hanno tappato gli occhi alle statue dei pescatori del complesso "Il mare il ritorno" che si trova nella banchina Malfizia, al porto, della "Famiglia del Pescatore" di fronte al Comune e della famosa "Retara" in viale Secondo Moretti. Il tutto mentre il sole sorgeva. La rivendicazione è arrivata pochi minuti dopo attraverso una nota inviata dal movimento. “I soggetti scolpiti - viene spiegato nella rivendicazione - rappresentano i padri della nostra città, coloro che con il loro sudore hanno permesso che un piccolo borgo di pescatori diventasse la regina dell'Adriatico, una città da tutti ammirata, all'avanguardia nel settore ittico e una delle mete turistiche più ambite nel panorama nazionale".

Le motivazioni di quelle bende sono dunque abbastanza evidenti: "Vogliamo allora evitare - precisa infatti il movimento - che i nostri padri fondatori vedano come è stata ridotta la nostra città da quindici anni di pessima amministrazione".



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