Due Tornado precipitano nell'Ascolano
Dispersi i quattro piloti. Boschi in fiamme

Due Tornado precipitano nell'Ascolano Dispersi i quattro piloti. Boschi in fiamme
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Martedì 19 Agosto 2014, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 07:40

ASCOLI - Schianto nei cieli sopra Ascoli Piceno e alcuni Comuni limitrofi, dove nel primo pomeriggio di oggi si sono scontrati due Tornado dell'Aeronautica militare durante un'esercitazione. Quattro i militari dispersi, due piloti e due tecnici, ma è subito polemica sull'addestramento vicino ad aree abitate. I due velivoli, appartenenti al 6 Stormo, si erano levati in volo dalla base militare di Ghedi (Brescia) per una missione di addestramento in vista di un'esercitazione Nato in autunno e sarebbero dovuti tornare alla base in serata.

Alla centrale operativa dell'Aeronautica è arrivato un segnale radio che conferma l'attivazione del sistema di espulsione dei seggiolini dell'equipaggio e poco fa è stato trovato un paracadute arancione a Casamurana, una delle località vicina al luogo dove i due velivoli sono precipitati.

Vari testimoni raccontano di avere notato i due aerei, provenienti da direzioni diverse toccarsi e prendere fuoco, per poi precipitare, spargendo detriti infuocati in un'area distribuita fra tre Comuni, fortunatamente impervia e poco abitata, ora disseminata di focolai in via di spegnimento.

Mobilitati i vigili del fuoco, il Corpo Forestale dello Stato, la protezione civile, la polizia e i carabinieri. Ma se l'impatto fosse avvenuto pochi secondi prima o pochi secondi dopo - fa notare il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli -, se i resti degli aerei fossero caduti sulle frazioni o sulle linee elettriche ad alta tensione sarebbe stata «un'apocalisse».

Per questo il deputato del Pd Dario Ginefra chiede di fare «immediata chiarezza sulla presunta esercitazione in corso al momento dell'incidente». E «auspicata l'incolumità dei militari coinvolti e di eventuali civili» l'esponente del Pd sollecita l'accertamento «immediatamente di ogni eventuale responsabilità. Sono certo che il ministro Pinotti sarà la prima a voler chiarire l'accaduto e a voler spiegare perchè, se confermate le voci dell'esercitazione, questa sarebbe avvenuta in prossimità di aree abitate e non sul vicino mare Adriatico».

Polemiche assurde «in un momento in cui ci sono quattro militari dispersi» replica il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, che definisce «davvero strumentale» la richiesta di Ginefra. «Quello che adesso ci preme - prosegue il sottosegretario - è l'incolumità dei quattro piloti dispersi. Il resto lo vedremo nelle inchieste che sono già in corso e nelle scatole nere che sapranno dirci realmente come sono andate le cose, fermo restando che non appena si avranno notizie certe, queste saranno rese pubbliche».

Anche per l'Aeronautica militare, che ha inviato nell'area team specializzati e diversi elicotteri, la priorità è la ricerca dei piloti, resa difficile dall'incendio non ancora completamente domato e dalla notte.

«Fortunatamente - ribadiscono all'Aeronautica - i velivoli non hanno causato danni a terra». Spetterà poi all'indagine scoprire come e perchè i due Tornado si sono scontrati. Quanto al volo, si tratta di «un normale volo di addestramento», mentre la zona di Ascoli «è una di quelle dove ci sono delle rotte di addestramento. Le missioni standard del Tornado seguono delle rotte standard con missioni preapprovate e sono sotto costante controllo radar. Quando verranno recuperate le scatole nere sapremo quel che è accaduto e se hanno volato sotto la quota prevista», come sostenuto da alcuni testimoni. «Noi non abbiamo ricevuto alcun allarme - concludono - abbiamo scoperto dell'impatto ad incidente avvenuto».

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