Biciclette rubate
​ritrovate su Subito.it

Biciclette rubate ​ritrovate su Subito.it
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Venerdì 19 Settembre 2014, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 17:53
FALCONARA - Furto da 5.500 euro. Rubano due biciclette da corsa e le rivendono sul sito Subito.it. I proprietari, con l'aiuto dei carabinieri della Tenenza locale, li hanno incastrati con un profilo falso. Denunciati per ricettazione due ventenni di Jesi: L. F. M. le iniziali del primo e G. B., le iniziali dell'amico.



E' accaduto alle 13.45 di ieri, alla stazione ferroviaria di Falconara. Ad agosto i due coetanei hanno sottratto in un appartamento di Senigallia due bici in carbonio a scatto fisso: una da 3.900 euro e l'altra da 1.600 euro. I due ventenni hanno deciso di rivenderle su internet con un apposito annuncio sul sito specializzato Subito.it. Ma la due ruote più costosa è stata venduta a pezzi per incrementare i guadagni. Sul sito, infatti, erano stati messi in vendita solo i due cerchioni in carbonio per 700 euro. E proprio questo annuncio ha incastrato i due ladri.



I proprietari delle bici, due amici trentenni di Jesi che sono stati derubati nel loro appartamento di Senigallia, hanno riconosciuto le ruote messe in vendita. Già il mese scorso c'era stato un tentativo di approccio ma i venditori, notando che la richiesta proveniva da Senigallia, hanno lasciato decadere l'acquisto per il timore che si potesse trattare di uno dei proprietari della bici rubata. A quel punto, i due trentenni si sono rivolti a un carabiniere della Tenenza locale. E con un profilo web falso hanno contatto gli inserzionisti dell'annuncio: erano i due jesini.



L'appuntamento era stato fissato per le 13.45 di ieri alla stazione. Uno dei due derubati si è recato lì con alcuni carabinieri in borghese che al momento del finto acquisto hanno fermato i ladri. Poi, una volta in caserma, G. B e L. F. M sono stati interrogati. A cedere è stato proprio quest'ultimo, dichiarando che la merce rubata si trovava all'interno del proprio appartamento. E a quel punto i carabinieri si sono recati a casa del 20enne, a Jesi, e hanno rinvenuto sia la bici più costosa (originariamente verde ma poi riverniciata) che quella più economica. I ventenni avrebbero dovuto concludere l'affare da 1.600 euro proprio ieri, rivendendo la bici a un altro jesino. Ma l'intervento dei carabinieri l'ha impedito. Le bici sono state riconsegnate ai proprietari.



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