Dalle indagini, coordinate dal capitano Benedetto Iurlaro, è emerso che i giovani erano clienti dei due nigeriani arrestati mesi fa proprio a Fabriano.
Coinvolti alcuni minorenni. Tutto è iniziato a febbraio quando, dopo mesi di indagini, i Carabinieri riuscirono a dare un volto allo spacciatore che era considerato un punto di riferimento per i giovani fruitori della piazza di Fabriano e paesi limitrofi.
I militari riuscirono a cogliere con le mani nel sacco un giovane nigeriano che come 'lavoro' vendeva calzini davanti ai supermercati - 23 anni e senza permesso di soggiorno - che aveva appena ceduto alcune dosi di marijuana a giovani di Fabriano e della Vallesina, minorenni compresi.
Durante il servizio furono sequestrati 500 grammi di stupefacente e 2mila euro, frutto di spaccio di una singola giornata. Il lavoro dell'Arma non si è mai fermato e, nemmeno due mesi dopo, un altro pusher nigeriano è finito in manette.
Grazie al lavoro del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fabriano, infatti, è stato arrestato un 25enne nigeriano residente in città con documenti regolari con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
Nell'abitazione del giovane i militari trovarono due chili di marijuana già confezionata in trenta panetti e nascosta in un secchio. Nell'appartamento l'uomo aveva allestito un vero e proprio laboratorio di confezionamento della droga.
I militari hanno fatto irruzione nell'abitazione dopo che un gruppo di giovanissimi assuntori di droga - tutti di età fra i 16 e i 18 anni - era appena uscito. Il lavoro dei militari ha portato, ora, ad una prima conclusione con la segnalazione alla Procura di una ventina di giovani clienti dei due nigeriani. Tra loro molti minorenni.
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