Nel turismo c’è posto per 3.600 assunzioni: ma nelle Marche l’industria frena

A maggio le imprese marchigiane prevedono 12.750 nuovi contratti Per oltre la metà delle figure richieste c’è difficoltà di reperimento

Il cameriere è tra i lavori dove è maggiore il rischio del nero
Il cameriere è tra i lavori dove è maggiore il rischio del nero
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 16 Maggio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 08:40

ANCONA Benedetto il turismo, che da solo alimenta quasi 3.600 potenziali assunzioni, perché altri settori (come le industrie manifatturiere) segnano il passo rispetto a un anno fa, con una decrescita in doppia cifra. Così alla fine, tra settori che spingono e altri che frenano, il bilancio è quasi alla pari.

Nel mese di maggio le previsioni indicano 12.750 contratti di lavoro che le imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti offrono nelle Marche, in debolissimo decremento (-0,1%) rispetto alle previsioni dello stesso mese del 2023.

Stesso trend per il trimestre maggio-luglio, dove le previsioni salgono a 44.490 (-0,2% su base annua).

Secondo l’ultimo report del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Marche sono in ritardo rispetto alla tendenza nazionale, positiva sia per le previsioni mensili di maggio (+5,8%) sia per quelle trimestrali (+2,2%).

Le intenzioni

E il quadro delle assunzioni che le imprese sarebbero intenzionate a fare - tratteggiato in base ai risultati di un sondaggio condotto sul territorio dalla Camera di commercio - risente come al solito della stagionalità.

Ancora bassa (18%) la quota di contratti proposti in forma stabile (tempo indeterminato o apprendistato) e scende addirittura rispetto ad aprile (dal 10 al 7%) la percentuale di assunzioni per le quali è richiesta la laurea. Mediamente, resta sempre difficile per le imprese marchigiane trovare le figure professionali di cui avrebbero bisogno: la difficoltà di reperimento è in leggera risalita e a maggio segna quota 51,5%. La situazione delle entrate programmate non è omogenea sul territorio. Sono in crescita le provincia di Ancona (4.070, +2,3%) e Macerata (2.410, +3,4%), mentre hanno segno negativo Ascoli Piceno (1.850, -1,1%), Fermo (1.290, -3%) e Pesaro-Urbino (3.140, -3,4%).

Se l’industria regionale frena quanto a intenzione di fare assunzioni (4.640 entrate previste, in calo del 7,8% su base annua) nei servizi si prevedono 8.110 contratti di lavoro da attivare, per una crescita del +4,9%. Gli andamenti dei comparti che compongono questi due macro-settori sono eterogenei. «Nell’industria - spiega il report di Camera di commercio Marche - le costruzioni (1.090 entrate previste) sono in moderata crescita (+1,9%), ma le industrie manifatturiere e public utilities hanno 3.550 entrate programmate, per una sensibile riduzione (-10,4%). Nei servizi crescono il commercio (1.610, +16,7%) e il turismo (3.580; +8,5%), mentre frenano i servizi alle imprese (1.670, -5,1%) e quelli alle persone (1.260, -2,3%)».

In 3mila nei ristoranti

Come avviene di norma con l’avvicinarsi della bella stagione, esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (3.090 assunzioni previste) sono il gruppo professionale che raduna il maggior numero di entrate programmate a maggio nelle Marche, proseguendo il trend dei mesi scorsi. Seguono a distanza le entrate previste per addetti alle vendite (1.020), e quindi il personale non qualificato nei servizi di pulizia (830) e il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (610). Il borsino prosegue con diversi gruppi di operai specializzati: quelli addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (400), i conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (380), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (370) e i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (360). Sequenza interrotta dagli addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (330), appartenenti invece al grande gruppo degli impiegati, professioni commerciali e nei servizi, per riprendere poi con gli operai specializzati della lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature (270).

Gli introvabili

Sempre elevata è la difficoltà di reperimento. Nelle Marche a maggio riguarda il 51,5% delle entrate previste (47,9% nel maggio 2023) ed è dovuta soprattutto a mancanza di candidati (33,4%), mentre incide meno l’inadeguatezza della preparazione dei candidati (14,4%). Maggiori sono le richieste per meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (360) e per gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (370), con una difficoltà di reperimento per entrambi i gruppi molto elevata, rispettivamente 85,6% e 82,5%.

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