Poste italiane, al via 3.600 nuove assunzioni entro il 2024 e c'è la conversione di tutti i part time in full time

Poste italiane, al via 3.600 nuove assunzioni entro il 2024
Poste italiane, al via 3.600 nuove assunzioni entro il 2024
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Venerdì 17 Maggio 2024, 16:09

C'è l'accordo con i sindacati per il ricambio generazionale nei tanti uffici sparsi sul territorio di Poste italiane. Questo vuol dire soprattutto assunzioni e stabilizzazione con passaggi da part time a full time di 3.374 lavoratori. Lo fa sapere la Slp-Cisl ricordando che si tratta di sostituzione di lavoratori usciti. Il ricambio dei lavoratori usciti è fissato al 75%. La Cisl spiega che ci saranno 1.200 assunzioni esterne e 500 assunzioni nel commerciale mentre 1.500 lavoratori part time avranno il contratto trasformato in full time. Ci saranno inoltre trasformazioni di contratto e cambiamento di mansione per altri lavoratori a partire dagli 200 addetti al recapito che saranno indirizzati allo sportello. «Abbiamo ottenuto l'innalzamento al 75% del turn over per il triennio - spiega il segretario generale della Slp Cisl Raffaele Roscigno - è una intesa importante che significa più stabilizzazioni e più assunzioni di personale. Siamo molto soddisfatti di questo obiettivo raggiunto unitariamente con tutti gli altri sindacati». 

Le stabilizzazioni

Sul tema delle stabilizzazioni sono stati fissati nuovi criteri in base ai quali entrano in graduatoria coloro che hanno prestato attività dal 2014, con l’arrotondamento per periodi superiori ai 15 gg ricondotti al mese, e l’aggiornamento dei punteggi al 31 gennaio di ogni anno. L’uscita dalla graduatoria è prevista nel caso non venga manifestato diritto di precedenza per due trance consecutive. La graduatoria ed i criteri cesseranno alla data inderogabile del 31 dicembre 2026. Coloro che risultino destinatari di una leva tra mobilità (regionale o nazionale), conversione o sportellizzazione non potranno avvalersi di un'altra leva nell'arco del medesimo anno solare. «Speriamo ora di chiudere in tempi brevi il nuovo contratto, anche alla luce dell’incremento dei ricavi comunicato nei giorni scorsi dall’amministratore delegato di Poste. Mentre continuiamo ad essere fortemente contrari al piano di privatizzazione dell’azienda predisposto dal governo», conclude Roscigno.

Poste: accordo storico contro il "lavoro povero". Ecco le novità

Un accordo storico contro il ‘lavoro povero’. È definito così l'accordo arrivato nella tarda serata di ieri fra i vertici di Poste Italiane, SlcCgil e le altre sigle sindacali. Nicola Di Ceglie, Segretario nazionale di SlcCgil esprime una grande soddisfazione per le innovazioni introdotte a favore delle lavoratrici e dei lavoratori della maggior azienda del Paese. L’intesa, che ha valenza triennale, - fa sapere il sindacalista - prevede due grandi novità: la prima è l’innalzamento del turn over dal 40 al 75 per cento nel triennio, la seconda è la particolare attenzione rivolta ai contratti part time, il cosiddetto lavoro povero, lì dove, con questo accordo, si prevede la possibilità di conversione a tempo pieno a tutti i part time presenti in azienda, sia volontari che involontari. «Non era mai avvenuto prima che si arrivasse ad una ridefinizione così massiccia per l’intera platea interessata, chiarisce Di Ceglie, basti pensare che, solo nel 2024, sono previsti oltre 3400 passaggi da part time a full time».

Il Segretario valuta positivamente l’accordo raggiunto anche per gli importanti avanzamenti contro la precarietà: «non solo con l’aumento del tasso di turn over potremo garantire un numero maggiore di stabilizzazioni nel triennio - sono le parole di Di Ceglie - ma consideriamo un grande risultato aver convinto l’azienda a procedere con assunzioni solo full time».

Salvaguardia per gli inidonei, cos'è

Sul lavoro part time è stata inserita la salvaguardia per gli inidonei al motomezzo per cause antropometriche; per gravi patologie e inabilità a seguito di infortunio è prevista la ricollocazione presso altri ambiti al fine di procedere alla conversione; per la mobilità volontaria, abbiamo mantenuto l’impianto sui tre livelli (provinciale, regionale, nazionale). 

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