Osimo, consiglio comunale al gelo: «Usciamo». «No, la politica è sacrificio»

Osimo, consiglio comunale al gelo: «Usciamo». «No, la politica è sacrificio»
Osimo, consiglio comunale al gelo: «Usciamo». «No, la politica è sacrificio»
di Giacomo Quattrini
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Venerdì 26 Aprile 2024, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 12:45

OSIMO Ma che freddo fa?! Il refrain di Nada del Sanremo 1969 si addice all’ultima seduta consiliare di Osimo. Quella andata in scena martedì sera. Maggioranza risicata per l’assenza di tre consiglieri Pd, ma sorretta dai due nuovi alleati Caterina Donia del M5s e Lorenzo Bottegoni uscito dalla coalizione latiniana per sostenere Michela Glorio con la stessa lista socialista. Presenti tra le minoranze solo Monica Bordoni e Stefano Simoncini che, richiedendo due volte il conteggio dei presenti, hanno provato a far saltare la seduta per mancanza di numero legale.

Che però c’era, garantendo all’amministrazione Pugnaloni di approvare le delibere. Un estremo tentativo è arrivato quando la Bordoni tra lo stupore dei pochi presenti, interviene e fa: «Chiedo la sospensione perché fa troppo freddo. Il collega Simoncini è costretto a rimanere in aula con guanti e cuffia». Il presidente della Sala Gialla Giorgio Campanari quasi sbotta: «La politica è sacrificio, i cittadini devono sapere che lavoriamo anche se è freddo».

E la seduta prosegue, col freddo che davvero è pungente. Alla fine, i due latiniani usciranno comunque dall’aula al momento di votare il Piano delle opere pubbliche aggiornato con i fondi per la scuola di Campocavallo, il Museo del Covo, gli spogliatoi al campo sportivo di San Biagio e l’Oasi verde al laghetto di via Cagiata. Motivando la scelta per l’assenza di un parere dei revisori dei conti.

Al di là dello scontro su freddo e revisori, i latiniani ieri hanno protestato verso i loro ex ancora presenti in Sala Gialla, Antonelli e Bottegoni: «Tradire il voto di chi ha consentito di essere consigliere comunale non era mai successo nelle Civiche: chi non era più d’accordo -scrivono- usciva e votava come voleva. Oggi consiglieri del gruppo hanno dichiarato che sono in altri schieramenti. Perché allora rimanere dentro le Liste civiche? Per convenienza o fare confusione? E’ successo anche nell’ultimo consiglio. In futuro chi ci rappresenterà in Comune non tradirà o lascerà il gruppo consiliare e le cariche ricevute».

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