Fenomeno bici in sosta selvaggia: una raffica di rimozioni in centro a san Benedetto

Fenomeno bici in sosta selvaggia: una raffica di rimozioni in centro a san Benedetto
Fenomeno bici in sosta selvaggia: una raffica di rimozioni in centro a san Benedetto
di Marco Braccetti
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Domenica 12 Maggio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:23

SAN BENEDETTO Sosta selvaggia delle bici: nuova raffica di rimozioni in centro. Nei giorni scorsi, i vigili urbani hanno dato concretezza alle indicazioni dell’attuale amministrazione comunale che prevedono un irrobustimento dei controlli verso le due-ruote lasciate alla rinfusa. Così, sono stati portati via dei mezzi posteggiati lungo l’isola pedonale (via Calatafimi) oppure nell’area della stazione ferroviaria; ed anche in via Bezzecca. Quest’ultimo caso era particolarmente deprecabile, poiché la bici (munita pure di due grossi contenitori che ne aumentavano l’ingombro) era lasciata sul marciapiede, in modo da ostruire il passaggio, soprattutto di persone fragili, come disabili in carrozzina.

Multe in agguato

Così, i vigili hanno fatto piazza pulita.

In teoria, contro chi lascia le biciclette in maniera irregolare, son previste pure multe fino a 150 euro. Ma difficilmente il proprietario di un mezzo rimosso va al Comando della municipale per rivendicarne il possesso. Generalmente, restano in custodia per un anno, dopodiché entrano nel patrimonio pubblico. Il giro di vite attuato dalla polizia municipale viene dopo un ulteriore potenziamento degli stalli. Sul finire di gennaio, infatti, in più punti del cuore urbano sono state posizionate ulteriori rastrelliere. Secondo la mappatura più aggiornata, effettuata dai tecnici municipali, al momento in centro ci sono 233 punti dove poter lasciare la bici in maniera corretta. Una cifra importante. Ma, certo, soprattutto nelle settimane l’estate, il problema è destinato a ripresentarsi.

Tolleranza zero

Tra turisti e residenti, durante la stagione calda si spostano in Riviera migliaia di bici al giorno. Il vero banco di prova sarà il lungomare. D’estate, l’affastellarsi di biciclette lasciate alla rinfusa arriva a creare problemi di movimento per disabili o mamme con passeggino. Senza contare il complessivo clima di disordine che mal s’addice ad una città turistica. La situazione è ben nota ai vertici del Comune: «Effettivamente, nel lungomare c’è la situazione più complessa - ha sottolineato il vicesindaco Antonio Capriotti: delegato al decoro urbano -. Quello che posso dire è che, sicuramente, non tollereremo più le biciclette attaccate sui nuovi lampioncini della pubblica illuminazione».

Le regole

Ricordiamo che le misure contro la sosta selvaggia sono contenute nel “Regolamento per la gestione degli oggetti abbandonati e rinvenuti” (approvatodurante l’anno 2020) che ha un’appendice tutta dedicata alle bici. In particolare, l’atto stilato dal Comune vieta di attaccarle su: monumenti, elementi di arredo urbano, fioriere, sostegni della segnaletica stradale verticale o luminosa e dell’illuminazione pubblica, alberi e arbusti di qualsiasi specie.

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