Roma-Leicester. Mourinho: «Una vittoria di famiglia, il gruppo mi fa felice». E Abraham torna re nella notte giusta

Tammy: "I nostri tifosi meritavano di andare a Tirana"

Roma-Leicester. Abraham torna re nella notte giusta. Mourinho: «Una vittoria di famiglia»
Roma-Leicester. Abraham torna re nella notte giusta. Mourinho: «Una vittoria di famiglia»
di Gianluca Lengua
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Venerdì 6 Maggio 2022, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 09:33

ROMA «Vittoria di famiglia». José Mourinho è stremato al fischio finale, esce dal campo con le lacrime agli occhi perché la pressione di un'intera tifoseria era sulle sue spalle. Ha plasmato il gruppo e lo ha fatto andare oltre i propri limiti fisici e mentali, ha ottenuto una finale che a Roma non si vedeva da 31 anni. L'ha ottenuta grazie a un gol di Tammy Abraham che ha voluto a tutti i costi la scorsa estate, è il suo uomo di fiducia che continua a pungolare anche dopo un risultato storico: «Mi rifiuto di parlare bene di lui. Può fare meglio. Lui e gli altri, anche chi era in panchina, fanno una famiglia. Adesso vinciamo la finale».

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Famiglia, parola ricorrente per definire il suo gruppo di lavoro che non ha lo lasciato solo nel momento più importante della stagione: «Mi ha reso felice. Abbiamo fatto una gara straordinaria, quando il tuo portiere fa due parate in 180 minuti contro una squadra di Premier è perché qualcosa di buono abbiamo fatto. La mia emozione, la mia gioia, con gli anni si diventa meno egocentrico e più papà' del gruppo, per non dire nonno che è ancora presto. Sono contento per tutti».

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ROMA È GIALLOROSSA
La cornice di pubblico ha reso l'accesso alla finale più emozionante: «Roma è una città giallorossa. In un anno si sente facilmente, anche se vivi ai Parioli.

Ho provato l'emozione di tutti quelli che amano la Roma. Ho un romanista pazzo con me, che per tanti anni ho avuto al Chelsea, mi ha fatto capire bene il significato di questo club per la gente». Se Mourinho conosceva, in parte, il calore della tifoseria romanista, Abraham se ne è reso contro nell'ultimo anno. José lo ha tenuto in campo fino all'88' anche se dieci minuti prima aveva chiesto il cambio. Mou gli ha detto di continuare: «Per questa squadra do tutto quello che ho. La Roma meritava una finale da tempo: sono felice che l'abbia raggiunta. Mi sono subito innamorato di questo pubblico. Mi sento a casa, è come se vivessi e giocassi qui da tanti anni».

 


BIGLIETTI PER LA FINALE
Lo Special One è riuscito a tirar fuori meglio da lui, lo ha plasmato e ottenuto risultati incredibili come il superamento di un record che reggeva dal 1929: con 25 reti al suo primo anno nella Roma, Tammy ha scavalcato Rodolfo Volk. Un primato che nessuno dei centravanti giallorossi del passato era mai riuscito a battere nella storia: Batistuta e Montella si fermarono a quota 21, Dzeko a 10. Ad impreziosire l'impresa il particolare che Abraham è arrivato a Trigoria molto più giovane rispetto a loro e non aveva mai giocato fuori dall'Inghilterra. E avrà ancora quattro partite per superare i suoi limiti, finale compresa. A proposito, la Roma ha già comunicato che ai 166 tifosi che sono andati in trasferta a Bodo il 21 ottobre (la partita persa 6-1) sarà garantito il biglietto gratuito per la finale di Tirana del 25 maggio contro il Feyenoord. Per tutti gli altri (solo abbonati) sarà aperto un concorso a cui sarà possibile registrarsi dalle ore 9 di oggi alle 13.
 

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