Lautaro: «Siamo arrabbiati». Conte: «Il percorso di crescita non ha scorciatoie»

Lautaro: «Siamo arrabbiati». Conte: «Il percorso di crescita non ha scorciatoie»
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Martedì 3 Novembre 2020, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 23:40

«Peccato, perché abbiamo fatto di tutto per vincere, non abbiamo lasciato il Real giocare tranquillo sul su campo, Siamo arrabbiati perché era una partita che dovevamo vincere. Abbiamo fatto tanto ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare». Nelle parole di Lautaro Martinez c'è tutta la delusione per la sconfitta incassata dall'Inter in casa del Real Madrid dopo una rimonta da 2-0 a 2-2. «Cosa ci manca? I dettagli, in Champions fanno la differenza. Dobbiamo essere più attenti, concentrati tutta la partita», ha detto a Sky l'argentino, spesso criticato per il rendimento altalenante: «Io lavoro per me, per l'Inter, per i compagni. Quando fai gol sei un fenomeno, quando non lo fai sei scarso. Io sono sicuro nella mia testa di fare di tutto per dimostrare che sto al livello dell'Inter, di questo calcio». Non meno deluso è Samir Handanovic. «C'è tanta amarezza, abbiamo ripreso la partita e la volevamo anche vincere. La sensazione in campo era che potevamo vincerla, gli episodi hanno fatto la differenza. Loro in area sono stati più cattivi - ha sottolineato il portiere -. Noi dobbiamo crescere nella cattiveria agonistica. In partite come questa in campo si percepiva che potevamo vincere e abbiamo perso, non è la prima volta che succede. Questa è la differenza fra noi e loro, in campo siamo stati anche meglio di loro».

«Non ci sono scorciatoie. L'Inter sta facendo il suo percorso. Se guardiamo l'anno scorso e quest'anno, a livello europeo l'Inter è cresciuta tanto: è una squadra convinta dei propri mezzi, con la voglia di fare la partita, che sia contro il Real o un'avversaria meno forte. Questi step di crescita sono importanti.

Al tempo stesso siamo molto amareggiati: per quello che si produce, alla fine i risultati ci stanno dicendo male». È la riflessione di Antonio Conte dopo la sconfitta di Champions League contro il Real Madrid che rende complicato il superamento della fase a gironi. «I dettagli spostano il risultato - ha osservato l'allenatore nerazzurro, intervistato da Sky Sport -, però mancano tre partite, sono 9 punti e questa squadra ha dimostrato di potersi giocare la qualificazione. Anche con un pizzico di fortuna in più si può portare a casa un risultato positivo anziché solo una buona prestazione. Questa però è la strada giusta e i ragazzi lo sanno».

«Cosa manca perché sia la mia Inter? Nel bene e nel male è la mia Inter, anche perché io sono l'allenatore - ha replicato Conte -. Penso che ci vogliano anche questi step di crescita per noi. Non so quante squadre siano venute a Madrid a giocare questo tipo di partita, rimontando due gol nati da situazioni regalate, su cui si deve migliorare. Abbiamo avuto l'occasione di fare il 3-2 e poi lo abbiamo subìto». «Sicuramente i risultati di questo ultimo periodo non premiano i nostri sforzi, ma dimostrano che i dettagli vanno curati e a volte spostano una partita. Penso ci fosse un fallo di Mendy su Hakimi nel primo gol, e sul secondo, un calcio da fermo, serve una marcatura ferrea - ha osservato l'allenatore dell'Inter -. I ragazzi devono capire che i dettagli spostano. Ma la mentalità con cui stiamo affrontando le partite mi lascia soddisfatto, c'è una crescita esponenziale. Il Real alla vigilia ha parlato di finale, e le finali non le sbaglia. Noi torniamo a casa con un risultato penalizzante».

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