Cesare Cremonini, addio a papà Giovanni
«Con te il mondo era più bello»

Cesare Cremonini, addio a papà Giovanni: «Con te il mondo era più bello»
Cesare Cremonini, addio a papà Giovanni: «Con te il mondo era più bello»
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Mercoledì 18 Settembre 2019, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 18:26
Cesare Cremonini dice addio a papà Giovanni, morto lunedì 16 settembre all'età di 94 anni. Il cantante ha voluto ricordarlo su Instagram con un video accompagnato da una lunga didascalia. Nelle immagini si vedono Cesare Cremonini e il fratello Vittorio da bambini scambiarsi tenerezze e abbracci con il papà Giovanni. «Eri nostro padre, mio e di mio fratello Vittorio, ma anche “al dutåur”, il dottore, per tutti gli altri», scrive l'ex leader dei Lunapop nel suo post. 

 


Cesare ripercorre le tappe della vita di suo padre, che di mestiere faceva il medico: «Scegliesti un angolo del mondo per cominciare. Un posto dove nessuno prima di allora aveva mai visto un medico. E dopo tutta una vita dedicata agli altri, hai visto? Oggi in tantissimi vogliono dirti grazie». Il ricordo di Cremonini è a dir poco commovente: «Al posto mio avresti di sicuro smorzato l’emozione con uno dei tuoi proverbi. I tuoi pazienti sono stati i tuoi figli e io sono orgoglioso di essermi sentito pari a loro. Da ogni visita notturna tornavi con un regalo per me e mio fratello, e mi raccontavi chi erano le persone che avevi guarito».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Eri nostro padre, mio e di mio fratello Vittorio, ma anche “al dutåur”, il dottore, per tutti gli altri. Scegliesti un angolo del mondo per cominciare. Un posto dove nessuno prima di allora aveva mai visto un medico. E dopo tutta una vita dedicata agli altri, hai visto? Oggi in tantissimi vogliono dirti grazie. Al posto mio avresti di sicuro smorzato l’emozione con uno dei tuoi proverbi. I tuoi pazienti sono stati i tuoi figli e io sono orgoglioso di essermi sentito pari a loro. Da ogni visita notturna tornavi con un regalo per me e mio fratello, e mi raccontavi chi erano le persone che avevi guarito. Ci hai insegnato così il valore dell’uguaglianza e della gratitudine nel fare parte di una comunità. Mi hai visto partire da un pianoforte più alto di me, appoggiato a un muro di casa, dove mi chiedevi di suonare la sera per toglierti la stanchezza, e mi hai visto arrivare dove ho sempre sognato. Non smetterò mai di pensarti e cantarti, perché con te il mondo era più bello. Ma se una canzone che stia al posto tuo non c’è, eccola qua. È come se fossi con me. Ciao babbo. Cesare e Vittorio.

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Il finale del post è da brividi: «Ci hai insegnato così il valore dell’uguaglianza e della gratitudine nel fare parte di una comunità. Mi hai visto partire da un pianoforte più alto di me, appoggiato a un muro di casa, dove mi chiedevi di suonare la sera per toglierti la stanchezza, e mi hai visto arrivare dove ho sempre sognato. Non smetterò mai di pensarti e cantarti, perché con te il mondo era più bello. Ma se una canzone che stia al posto tuo non c’è, eccola qua. È come se fossi con me. Ciao babbo. Cesare e Vittorio».

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