Sono un patrimonio della città e conservano una storia antica che ospita uno spaccato di vita, l’identità storica del luogo e le tradizioni. Sono i mercati rionali e rappresentano una certezza per gli abitanti del quartiere. Uno spazio riservato, un luogo d’incontro e socializzazione dove, le tradizioni culinari si intrecciano con la cultura. Angoli di memoria di piccole e grandi dimensioni, spesso, abbandonati, talvolta abbattuti ed inghiottiti dalle realtà dei centri commerciali. Nel territorio di Roma se ne contano oltre 120, nel quartiere Montesacro una decina. Tra questi, lo storico mercato coperto in viale Adriatico 124, restituito ai cittadini e agli operatori, nel Dicembre 2020. Un luogo simbolo del quartiere, riqualificato nella giunta precedente guidata da Caudo. Ora con la nuova amministrazione, presieduta da Marchionne, l’intento è di portare proprio qui l’arte ed avvicinare al tempo stesso sempre più i cittadini alle realtà dei mercati.
“MercArt - ha spiegato l’Assessore alla Cultura per il Municipio III, Luca Blasi - è l’idea di portare l’arte in ogni luogo e all’interno degli spazi di vita quotidiana. Insieme ai mercatari di viale Adriatico abbiamo deciso di trasformare questo spazio commerciale e di incontro in un boulevard artistico ,con l’obiettivo di riqualificare la periferia mediante la cultura e rendere ancor più fruibile uno spazio comune, pubblico e frequentato.”
In questa prima edizione, la mostra dal tema “Agorà” ospiterà ben 28 opere che andranno ad occupare le vetrate del mercato.
Un progetto volto a dimostrare che la realtà dei mercati rionali è ancora viva e identifica il fulcro della socialità cittadina. “Una socializzazione che sta scomparendo in un luogo dove si incontrano tante vite e che risulta penalizzato - spiega Enza Messini, scenografa per la Rai ed una delle organizzatrici di MercArt - e l’obiettivo della mostra è proprio quello di far conoscere e riprendere la realtà di una quartiere attraverso l’esperienza dell’arte.” “Tele e stendardi esposti che rappresentano le velleità artistiche di ciascun pittore. Ognuno di loro ha abbracciato il progetto con molto entusiasmo”, ha proseguito Enza Messini, con una passione per la pittura e peraltro autrice della tela dal titolo “Boom” che raffigura il melograno, frutto simbolo della ricchezza, prosperità, peculiarità.