Goretti nei guai, tre Tac rotte in 48 ore

I pazienti che devono essere sottoposti agli esami dirottati al Fiorini di Terracina. Trattativa con l'Icot

Goretti nei guai, tre Tac rotte in 48 ore
di Vittorio Buongiorno
3 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Agosto 2023, 10:34

IL CASO

Non c'è pace per il Santa Maria Goretti. Ieri la notizia che il servizio di Radiologia Interventistica fino al 10 settembre funzionerà solo h12, ovvero dalle otto di mattina alle 8 di sera, per carenza di medici con il rischio di dover trasferire eventuali pazienti colpiti da ictus durante la notte al San Camillo di Roma. Ma ieri mattina è scoppiato un altro caso, ancora più complesso e di difficile gestione. A metà mattinata si è rotta la Tac in dotazione al pronto soccorso. Piccolo particolare: nei due giorni precedenti si erano rotte in sequenza anche le altre due Tac. Così il Santa Maria Goretti è rimasto senza apparecchi per effettuare le tomografie. Un problema gigante.
Andiamo per ordine. Tutto comincia venerdì pomeriggio quando la direzione aziendale viene informata che si è rotta la tac del Pronto soccorso, la storica "G.E.", così la chiamano in gergo medici e infermieri, l'apparecchio della General Electric con cui vengono effettuati gli esami urgenti. Può capitare, certo è agosto e chissà quanto tempo ci vorrà per ripararla. Comunque non ci sono gravi ripercussioni, il Ps ha un altro apparecchio, certo un po' datato, ma comunque funzionante, e poi parte degli esami ai pazienti che devono essere sottoposti alla tomografia assiale computerizzata vengono trasferiti sulla cosiddetta "Tac-force", l'ultima arrivata, il gioiello dell'Ospedale, la macchina altamente performante donata all'ospedale di Latina dalla Fondazione Sanità e Ricerca nell'ambito della rimodulazione del progetto "Alta Diagnostica".

L'apparecchiatura che è stata utilizzatissima durante il Covid perché ha consentito di effettuare in tempi molto rapidi le ecografie ai polmoni ai pazienti contagiati dando immediatamente una risposta a casi di sospetta polmonite interstiziale.
Tutto sembrava procedere nella norma, ma è durata solo poche ore. Sabato in tarda serata, infatti, si è rotto il secondo apparecchio. Incredibilmente ha ceduto anche la Task Force. Niente panico, si sono detti al Goretti. Ma serpeggiava il nervosismo. Gli esami programmati e le urgenze sono stati a quel punto dirottati sull'ultimo apparecchio disponibile, una macchina "basica", un modello prodotto dalla Philips. Ieri mattina, però, la catastrofe. Anche la terza Tac si è rotta.
A quel punto, d'intesa con la direzione sanitaria e con quella aziendale, la Uoc ha messo a punto un piano di emergenza. Gli esami programmati ai ricoverati sono stati dirottati tutti sull'ospedale Fiorini di Terracina ed è stato disposto un servizio di trasferimento dei pazienti in ambulanza da Latina alla cittadina tirrenica. Quanto alle urgenze è stato chiesto all'Ares 118 di portare i casi gravi che necessitano presumibilmente di Tac direttamente al Fiorini.
Il vero problema è capire per quanto si dovrà andare avanti così. Innanzitutto perché la Radiologia del Fiorini funziona solo h12 e dunque per il momento tutte le sere un radiologo del Goretti dovrà andare a fare la notte a Terracina. E poi perché c'è il timore che anche l'apparecchio del Fiorini possa andare sotto stress per il super utilizzo finendo per rompersi. Per questo da ieri si sta cercando di trovare una intesa con l'Icot di Latina per trasferire lì parte dei pazienti che devono fare la Tac.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA