Lavori al Viale, persi quasi due mesi Cantieri anche con le scuole aperte

3 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Luglio 2016, 05:00
IL CASO ANCONA L'attesa sfinente di un certificato antimafia, che impedisce da quasi due mesi di far partire i lavori per il nuovo asfalto al Viale, potrebbe finire tra oggi e domani, quando il Comune si aspetta dall'impresa Coripar di Napoli una dichiarazione in cui autocertifichi di avere le carte in regola, visto che stanno per scadere i termini e dalla Prefettura campana ancora non arriva la liberatoria. Sono passati ormai 40 giorni da quando, il 15 giugno scorso, la giunta Mancinelli aveva dovuto cambiare cavallo in corsa. L'impresa a cui sin da metà maggio scorso era stato affidato in via provvisoria l'appalto da 726 mila euro più Iva, la Ctl Trasporti della provincia di Latina, era stata messa fuori gioco proprio dalla mancata certificazione antimafia e il Comune aveva annullato l'aggiudicazione, chiamando per l'incarico l'impresa seconda piazzata, la Coripar.
Sbloccare l'impasse
Ma altri 40 giorni stanno trascorrendo invano, perché quel certificato di legalità e trasparenza richiesto dal codice degli appalti per lavorare con l'amministrazione pubblica è ancora fermo a uno sportello dell'ufficio del Governo della provincia di provenienza dell'impresa. E allora? La scorsa settimana, in un incontro con i rappresentanti dell'impresa, l'amministrazione civica ha rotto ogni indugio chiedendo alla ditta partenopea di presentare un'autocertificazione, possibilità prevista dalle norme sugli appalti, in attesa finalmente che dalla Prefettura arrivi il documento. Se la Coripar, come tutti sperano, presenta subito quanto richiesto, l'assessore ai Lavori Pubblici Urbinati pensa di riuscire nel giro di pochi giorni a procedere con la determina dell'ufficio tecnico e la consegna dei lavori, per partire con il cantiere prima della fine del mese. Anche fosse, è comunque del tutto tramontata la speranza di concludere i lavori di riasfaltatura prima del 15 settembre, quando riapriranno le scuole.
Niente asfaltature notturne
Per quanto si possa sperare di limare i tempi previsti dal capitolato (150 giorni) non è pensabile recuperare il tempo perso nell'attesa di un certificato: l'impresa si è già impegnata a non chiudere il cantiere per ferie, tranne forse nel ponte di Ferragosto, ma non è pensabile abbreviare i tempi con turni di notte, in una zona residenziale dove per altro in molte case si dorme con le finestre aperte per il caldo.
Dunque bisognerà prendere atto che la burocrazia degli appalti ha zavorrato l'esecuzione di un'opera ritenuta strategica dall'amministrazione sin dal 5 dicembre dell'anno scorso, quando la giunta Mancinelli inserì nel piano delle opere triennali un budget di 4 milioni di euro per la manutenzione delle strade, a partire propri dal Viale. L'11 aprile scorso più di 400 imprese s'erano fatte avanti presentando una manifestazione di interesse, ma solo dodici avevano i requisiti tecnici idonei per entrare in graduatoria. Le prime due piazzate, grazie a ribassi vicini al 30% , non sono state ancora in grado di presentare il certificato antimafia e così, benché l'appalto sia stato aggiudicato a metà maggio, siamo ancora in attesa di chiudere la prima buca, in una strada dove quotidianamente gli automobilisti fanno lo slalom, i centauri in scooter rischiano di ribaltarsi nei crateri e le ambulanze dirette al Salesi a volte sono costrette a salire sul percorso pedonale per non far partire il dolore dei sobbalzi a piccoli pazienti e donne in gravidanza.
La tutela preventiva
Viene da chiedersi se non esiste un sistema, per un'amministrazione pubblica, di tutelarsi ammettendo alle gare o alle manifestazioni di interesse già aziende munite di valido certificato antimafia. «Cause totalmente indipendenti dalla volontà e dalle modalità procedurali poste in essere dall'amministrazione comunale», s'affrettò a dire il sindaco Mancinelli il 15 giugno scorso, giustificando l'annullamento dell'aggiudicazione provvisoria alla Ctl Trasporti.