Per i russi usare il cellulare sarà sempre più difficile. Le reti telefoniche potrebbero essere paralizzate perché Ericsson e Nokia hanno perfezionato proprio a capodanno l'abbandono dalla Russia. I due produttori di apparecchiature di telecomunicazione rappresentano un’ampia fetta del mercato, quasi il 50% in termini di stazioni base. Producono tutto: dalle antenne per le telecomunicazioni all’hardware che collega la fibra ottica che trasporta i segnali digitali.
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Chiamate a rischio in Russia, cosa succede
I russi possono aspettarsi download e upload più lenti, un maggior numero di chiamate perse, chiamate che non si connettono e interruzioni più lunghe. Sono queste le indiscrezioni di cinque alti dirigenti del settore delle telecomunicazioni rilasciate alla Reuters.
When telecoms gear makers Nokia and Ericsson leave Russia at the end of the year, their departure will steadily cripple the country’s mobile networks.
Russians can expect slower downloads and uploads, more dropped calls, calls that won’t connect, and longer outages.
(1/3) pic.twitter.com/7RwCLR3R9K— Visegrád 24 (@visegrad24) December 21, 2022
Le contromosse
Il ministero russo per il digitale non ha risposto alle richieste di commento, ma questa settimana Maksut Shadaev, ministro delle comunicazioni e dei mass media, ha dichiarato che quattro operatori di telecomunicazioni stavano firmando contratti per spendere più di 100 miliardi di rubli (1,45 miliardi di dollari) in apparecchiature di produzione russa. “Questo ci permetterà di organizzare una produzione moderna di apparecchiature per le telecomunicazioni in Russia”, ha dichiarato, senza fare i nomi degli operatori o dei produttori.
Un ritorno agli anni Novanta
I programmi governativi per la promozione delle apparecchiature russe hanno aiutato gli operatori di telecomunicazioni a dipendere meno da Nokia ed Ericsson negli ultimi anni e i produttori russi hanno aumentato la loro quota di mercato quest’anno al 25,2% dall’11,6% del 2021. Ma le fonti del settore prevedono che la rottura dei legami con le aziende straniere ritarderà le comunicazioni russe di una generazione, mentre il resto del mondo procede con l’implementazione delle tecnologie 5G. “Se, presumibilmente, questa situazione durerà per anni, le reti cellulari russe, in termini di copertura, potrebbero tornare allo stato della fine degli anni ’90, quando la loro copertura era limitata alle grandi città e ai sobborghi più ricchi”, ha dichiarato Leonid Konik, che dirige la pubblicazione IT ComNews a Mosca.
Le mosse di Huawei
Il produttore cinese di apparecchiature per le telecomunicazioni Huawei, il più grande fornitore in Russia lo scorso anno con oltre un terzo del mercato, continuerà a fornire aggiornamenti software e a proseguire il lavoro di manutenzione, ma ha smesso di vendere nuove apparecchiature in Russia, secondo quanto riferito da fonti a conoscenza della questione.