L'ex ministro della Salute in Francia, Agnès Buzyn, è indagata per «aver messo in pericolo la vita degli altri» durante la pandemia. Buzyn ha lasciato l'incarico nel 2020 per candidarsi a sindaco di Parigi, sostenendo che il Covid ormai fosse a rischio basso. Salvo poi fare retromarcia parlando di possibile «tsunami». Si tratta di uno dei primi casi al mondo in cui un ministro deve affrontare la responsabilità penale per le sue scelte durante il coronavirus.
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Le indagini del tribunale speciale
In Francia nel 1993 è stato istituito un tribunale speciale che si occupa della cattiva condotta dei ministri del governo.
L'addio all'incarico
Ministro dal 2017, si è dimessa poche settimane dopo la conferma dei primi casi di Covid in Francia. A Parigi poi ha perso le elezioni contro Anne Hidalgo. Le Monde ha spiegato che Buzyn aveva parlato, prima di lasciare il suo incarico, di «rischi molto bassi» di un grave focolaio di Covid. Ma nel giugno 2020, ha detto al giornale: «Quando ho lasciato il ministero, ho pianto perché sapevo che si stava avvicinando un'ondata di tsunami».