CIVITANOVA Nuova metodologia per la cura del prolasso genitale, eseguito un innovativo intervento all’ospedale di Civitanova. Una tecnica che è stata messa in atto per la prima volta nelle Marche nella struttura sanitaria della Città Alta. Ad eseguire l’operazione, l’unità operativa di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal dottor Filiberto Di Prospero. Destinatarie, due pazienti affette da grave prolasso genitale.
La procedura
La procedura chirurgica, oltre ad essere mini-invasiva, riduce i tempi operatori e di ospedalizzazione e non necessita di anestesia generale. «Si utilizza una particolare protesi titanizzata altamente biocompatibile, che viene introdotta per via vaginale senza necessità di punti di ancoraggio – spiega il primario Di Prospero – che spesso sono causa di temibili sanguinamenti intra-operatori e dolori cronici. Il tutto avviene nell’assoluto rispetto della fisiologia e dell’anatomia, condizione indispensabile per abbattere complicanze e garantire un’ottima qualità di vita futura. La paziente si alimenta la sera stessa dell’operazione e viene dimessa dopo due giorni, con un veloce ritorno alla normalità». Da anni il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Civitanova è punto di riferimento in questo tipo di interventi di chirurgia vaginale, in particolare nel trattamento del prolasso vescicale, uterino e dell’incontinenza urinaria nella donna.
I numeri
Vengono effettuati circa mille interventi chirurgici l’anno, dei quali almeno 90 sono quelli maggiori condotti per via vaginale per queste problematiche, con una domanda crescente di assistenza, sia a livello territoriale che da fuori Regione. «Questa tecnica protesica è indicata in donne che presentano gravi recidive di prolasso genitale vescicale e uterino dopo precedenti tentativi chirurgici – precisa ancora Di Prospero – si tratta di situazioni particolarmente gravi e invalidanti, che determinano un impedimento non solo nelle normali attività quotidiane, ma anche difficoltà nella minzione, nella defecazione e nella sessualità».
Il servizio
«Ringrazio il dottor Di Prospero e la sua equipe – afferma il direttore generale dell’Ast di Macerata, Marco Ricci – perché questa innovativa tecnica utilizzata nella nostra azienda sanitaria contribuisce a migliorare le prestazioni che eroghiamo ai cittadini, garantendo una maggiore sicurezza delle cure e indubbi benefici sulla qualità di vita delle pazienti». L’equipe presente all’intervento chirurgico era composta, oltre da Di prospero, dai ginecologi Silvia Battistoni e Elisabetta Garbati, l’anestesista Francesco Antolini, gli infermieri Alessio Olivieri, Pierini Rossella ed Esmeralda Isopi. Esprime orgoglio e apprezzamento il vice presidente della Giunta e assessore alla sanità della Regione, Filippo Saltamartini, che parla di «una sanità marchigiana moderna e in grado di compiere ogni giorno un lavoro straordinario, grazie alle grandi professionalità che fanno parte del sistema».