Ombrelloni chiusi contro la Bolkestein, sciopero dei balneari anche a Civitanova. Aderiscono in 25: «Niente garanzie per le nostre attività»

Scarpetta: «Difendiamo il nostro lavoro»

Marco Scarpetta (Raphael Beach)
Marco Scarpetta (Raphael Beach)
di Emanuele Pagnanini
3 Minuti di Lettura
martedì 6 agosto 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 16:50

CIVITANOVA Ombrelloni chiusi contro la Bolkestein e contro l’immobilità del governo. Anche Civitanova aderisce alla protesta nazionale dei balneari. Venerdì prossimo, dalle 10 alle 11, stop ai servizi in spiaggia. Ad annunciare lo sciopero, l’associazione Abc che riunisce la maggior parte degli operatori balneari della città. 

L’incertezza

«Seppur nel pieno della stagione estiva e alle prese con turisti e bagnanti, i concessionari di spiaggia demaniali stanno con il fiato sospeso per l’incertezza che regna su aste e gare. E così la protesta prende la forma di uno sciopero organizzato dalle associazioni di categoria, uno stop simbolico che a livello nazionale porterà i balneari a chiudere gli ombrelloni per manifestare il disagio di un futuro incerto e senza garanzie sulla prosecuzione delle loro attività».

Le adesioni

Circa 25 i balneari che aderiscono: al momento l’elenco comprende Raphael Beach, Flamingo, Leone, La Decisione 4Bis, La Croce del Sud, Rolando, Shada, Madeira, Chalet Lulu, Arturo Mare, G Beach, Petè, Attilio, G7, Galliano, Dune, Galileo, Golden beach, Re Sole, Filippo, La bussola, Santina. «Dopo 14 anni di rinvii e promesse è tempo che il governo presenti la sua riforma. A fine 2024 infatti le concessioni demaniali rischiano di essere sottoposte a evidenza, ma non c’è al momento chiarezza sui criteri alla base delle gare, con il rischio di lasciare ai Comuni l’indizione delle stesse e il pericolo di disparità di trattamento da località a località. Chiediamo tutele per gli attuali concessionari. Questo perché, seppure le concessioni siano sul demanio pubblico, le imprese che vi sorgono sopra sono private e hanno un valore aziendale e di avviamento che i titolari pretendono di vedersi riconosciuto». Protesta che potrebbe essere replicata nelle prossime settimane: «Siamo giunti a un punto critico e non possiamo più restare in silenzio – afferma Marco Scarpetta vicepresidente Abc (Associazione balneari civitanovesi) ed esponente locale del Sib -. Questo sciopero vuole attirare l'attenzione su una questione che rischia di mettere in ginocchio il nostro settore in cui esercitiamo le nostre professioni. La direttiva Bolkestein, se applicata in totale deregulation, minaccia il futuro delle nostre imprese familiari, che hanno investito, lavorato e contribuito allo sviluppo del turismo balneare. Vogliamo far capire al governo e alla comunità quanto sia importante per noi difendere il nostro lavoro e il nostro patrimonio». Durante l’ora di chiusura degli ombrelloni, i balneari offriranno ai bagnanti un drink al chiosco. Da Raphael Beach sarà attiva una postazione dove i balneari incontreranno media e istituzioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA