Donna uccisa a Milano, la giudice: «Disponibilità ad aiutare il marito le è stata fatale».L'uomo: «Mi avete reso un assassino»

Adriana Signorelli e Aurelio Galluccio
Adriana Signorelli e Aurelio Galluccio
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 13:25
La «disponibilità estrema» di Adriana Signorelli, la 59enne uccisa a coltellate nella notte tra sabato e domenica a Milano, «ad aiutare» il marito Aurelio Galluccio «le è stata purtroppo fatale». Lo scrive il gip Maria Vicidomini nell'ordinanza di custodia in carcere per l'uomo che per anni ha avuto atteggiamenti violenti nei suoi confronti, anche quattro giorni prima dell'omicidio. Il gip ricorda che la donna non andò mai ad abitare dalla figlia, come aveva promesso invece alla polizia dopo l'ultima aggressione.

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Le «recenti discussioni fra i due protagonisti della presente amara vicenda», attestate da una serie di annotazioni della polizia riportate nell'ordinanza, «avvalorano, a livello indiziario, la riconducibilità esclusiva al Galluccio degli indizi di colpevolezza dell'omicidio della Signorelli». Quest'ultima, spiega il gip, «infatti, contrariamente a quanto preannunciato agli agenti di polizia nell'intervento del 27 agosto», quando l'uomo aveva sfondato anche la porta del bagno della casa della moglie da cui si stava separando, «non si recò mai presso l'abitazione della figlia, continuando invece, come già aveva fatto tantissime volte in passato, ad intrattenere rapporti con il Galluccio, a recarsi a casa sua e ad accoglierlo nella propria abitazione, da ultima in data 31 agosto», ossia il giorno dell'omicidio.

Le violenze di Galluccio nei confronti della moglie andavano avanti dal 2012 e l'ultima aggressione, che aveva fatto scattare anche la procedura del 'codice rossò entrata in vigore ai primi di agosto (la polizia informò il pm di turno e la donna venne subito ascoltata dagli agenti), è avvenuta quattro giorni prima dell'omicidio. Il gip, in particolare, ha convalidato l'arresto per tentato omicidio (l'uomo quella notte ha cercato di investire gli agenti e la figlia della donna), non ha convalidato, invece, il fermo per l'omicidio («difetto del pericolo di fuga»), ma ha applicato per entrambi i reati la custodia in carcere, descrivendo Galluccio come «soggetto di elevatissima pericolosità sociale», che potrebbe uccidere ancora.

Aurelio Galluccio: «La colpa è vostra mi avete tolto la cosa più bella del mondo, mi avete fatto diventare un assassino». Così Aurelio Galluccio, l'uomo in carcere per aver ucciso la moglie Adriana Signorelli dalla quale si stava separando e oggetto delle sue continue violenze per anni, si è lamentato con frasi deliranti con gli agenti dopo essere stato fermato per l'omicidio, «addebitando la propria situazione alle istituzioni per l'assenza di aiuto a risolvere i propri problemi, alternando momenti di rabbia e di pianto».
Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Milano Maria Vicidomini. «Mi avete sempre chiuso le porte in faccia, ve la portate voi sulla coscienza, mi avete tolto la cosa più bella che avevo, sono anni che chiedo aiuto a tutti», ha detto l'uomo, anche nel giorno dell'omicidio sotto l'effetto di alcol e psicofarmaci. E riferendosi alla moglie appena uccisa ha detto ancora: «Solo lei riusciva ad aiutarmi».
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