L'incubo sisma continua

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Sabato 27 Agosto 2016, 05:00
LA TRAGEDIAASCOLI L'incubo sisma continua, non si ferma neanche difronte al giorno del dolore. Oggi alle 11,30 nella piccola palestra di Monticelli di fronte all'obitorio dell'ospedale Mazzoni si terranno i funerali di Stato di 34 delle 49 vittime di Pescara del Tronto e Arquata rimaste sepolte sotto le macerie del terremoto. Ad assistere alle esequie le massime cariche istituzionali: il Capo dello Stato Mattarella, i presidenti dei due rami del Parlamento Boldrini e Grasso, il premier Renzi. Prima della funzione funebre Mattarella si recherà all'ospedale Mazzoni dove visiterà il reparto di pediatria dove sono ricoverati i bambini feriti e in ortopedia il papà della piccola Marisol Piermarini di 20 mesi morta sotto le macerie. A distanza di 13 anni un Capo dello Stato torna ad Ascoli. L'ultimo fu Ciampi nell'aprile del 2003 per conferire alla città la medaglia d'oro per la lotta partigiana. Ma stavolta il contesto è completamento diverso.
Le scintille
I funerali delle vittime si svolgeranno nella palestra di Monticelli che può contenere al massimo 400, 500 persone in un quartiere densamente popolato, con l'ospedale a pochi metri. Basterà per accogliere tutti i familiari e gli amici delle vittime e gli addetti? La scelta ha fatto storcere il naso agli amministratori ascolani che avrebbero preferito lo stadio Del Duca o il velodromo di Monticelli sicuramente più capienti. Scartata per motivi di sicurezza l'ipotesi del Duomo, considerato che lo sciame sismico non si è arrestato e Ascoli rientra in una zona ad alto rischio. Durante la giornata si sono susseguite diverse riunioni. L'ultima nel pomeriggio del comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza dove è stata confermata la prima indicazione. Per permettere la partecipazione a tutti i fedeli sarà allestito un collegamento audio video con la vicina Chiesa di San Giovanni Evangelista e l'antistante piazza di San Giovanni Paolo II. Presiderà il rito il vescovo della diocesi, Giovanni D'Ercole in collaborazione con i vescovi dell'Aquila e di Rieti, Giuseppe Petrocchi e Domenico Pompili. Ci saranno anche i parroci di Pescara del Tronto e Arquata. Ai funerali anche una delegazione di ultras in rappresentanza di tutte le tifoserie d'Italia. Il sindaco di Ascoli Guido Castelli ha proclamato il lutto cittadino.
Le misure di sicurezza
Mai Ascoli aveva accolto così tante autorità istituzionali e per questo motivo le misure di sicurezza a Monticelli saranno rigide. Dalla rotatoria di fronte all'ospedale fino al parcheggio dalla scuola media, sarà completamente interdetta al traffico ciò anche per permettere le operazioni di bonifica previste dalle norme antiterrorismo. Per garantire l'impenetrabilità dell'area saranno attivati blocchi stradali . «Sconsigliamo vivamente- dice Castelli- di procedere lungo l'asse attrezzato dell'ospedale nel tentativo di poter accedere alle aree riservate ed interdette al traffico» Il consiglio per spostarsi
Chi vorrà quindi partecipare alle esequie lo potrà fare solo attraverso piazza San Giovanni Paolo II, con il consiglio di spostarsi a piedi. Dopo aver risolto alcuni intralci burocratici si è potuto procedere alla chiusura delle bare delle vittime che, dopo essere state estratte dalle macerie, sono state trasportate e composte all'obitorio. Per legge le autorizzazioni dovrebbe concederle il Comune dove è avvenuta la tragedia e dove si sono verificati i decessi. Ma nel caso di Arquata, il piccolo Comune non era in condizione di poter espletare tutte le incombenze previste. A questo punto, il Comune di Ascoli per conto di Arquata, ha dato l'ok per la chiusura delle bare.