«Demanio, risorse ai Comuni». Nodo Bolkestein, l’assessore Senzacqua in pressing dopo la proroga per gli chalet

«Demanio, risorse ai Comuni». Nodo Bolkestein, l’assessore Senzacqua in pressing dopo la proroga per gli chalet
«Demanio, risorse ai Comuni». ​Nodo Bolkestein, l’assessore Senzacqua in pressing dopo la proroga per gli chalet
di Serena Murri
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giovedì 12 settembre 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:35

PORTO SAN GIORGIO Bolkestein, l’assessore Fabio Senzacqua in pressing: «Risorse per il Demanio da destinare ai Comuni. Le concessioni rilasciate siano rese valide». Dopo la proroga al 2027 e una serie di novità che non sembrano essere state apprezzate dalla categoria dei balneari, in questi giorni si è tornati a parlare di Bolkestein.

Per gli stabilimenti balneari, una delle questioni balzata agli occhi è che sia sparito dai radar il riconoscimento del valore economico delle aziende del quale nessuno ha più parlato. Negli scorsi giorni, anche in Regione si è tornato sul tema. II vicesindaco con delega al Demanio Senzacqua ha partecipato all’incontro organizzato dal presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Dino Latini, incentrato sul tema delle concessioni balneari. Nel suo intervento, Senzacqua ha voluto porre l’attenzione su alcuni aspetti cruciali della situazione, esprimendo due richieste fondamentali che la Regione dovrebbe sottoporre all'attenzione del Governo. Sul ruolo degli enti comunali nella gestione del Demanio, ha evidenziato come gli enti, pur assumendosi un’enorme responsabilità nella gestione del Demanio marittimo, siano costretti a far fronte a complesse mansioni utilizzando personale e risorse proprie, senza beneficiare degli introiti derivanti dai canoni demaniali.

La proposta avanzata è che, a fronte di tale impegno, venga garantita una quota di almeno il 15% degli incassi direttamente nelle casse dei Comuni che si occupano della gestione, al fine di coprire parte delle spese e degli sforzi richiesti.

Su tema della Bolkestein e sulle modalità di procedere alla valutazione delle concessioni già rilasciate, Senzacqua ha sottolineato l’importanza di tenere in considerazione situazioni come quella di Porto San Giorgio, in cui il Comune ha già completato le procedure previste dalla legge, quali l’evidenza pubblica, con il rilascio di nuove concessioni valide fino al 2032 e l’aggiornamento del Sid.

Queste concessioni, come confermato da diverse sentenze, devono essere considerate valide, in quanto non è stata fornita alcuna direttiva specifica sul tipo di gara da applicare. Senzacqua si è poi detto preoccupato del fatto che qualsiasi cambiamento o nuova previsione potrebbe arrecare gravi danni agli enti locali, esponendoli, tra l’altro, al rischio di richieste di risarcimento da parte di chi, in ragione del rinnovo delle concessioni ha investito risorse per l’ammodernamento, la sistemazione o il rifacimento degli stabilimenti. Ha concluso chiedendo alla Regione di farsi portavoce di queste problematiche.

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