FERMO La forza della famiglia. È il valore aggiunto del brand Lemargo, ideato da Caterina Leombruni, 32 anni, e da suo fratello Dino, 29 anni. I due rappresentano la quarta generazione di imprenditori a capo del calzaturificio Saint Ferry, nato nel 1928 a Montegranaro.
A settembre 2016 Caterina e Dino hanno presentato ai genitori la loro idea di scarpa. Idea approvata ma ad una condizione: dovrà affrontare un periodo di prova per vedere la reazione del mercato. Nasceva il brand Lemargo. Il nome è uguale ad una famiglia di squali priva di pinna e con una silhouette molto simile a quella della “schienetta”, particolare iconico del brand.
L’elemento
La “schienetta” è un elemento di ferro collocato al di sotto della suola, solitamente nascosto, ma che i fratelli Leombruni hanno deciso di far emergere, rendendolo visibile.
«La famiglia è la squadra ed è la vera forza della nostra azienda» conferma senza esitare Caterina. Un mix tra varie esperienze e competenze che diventa linfa vitale per il calzaturificio. E la giovane imprenditrice lo ripete spesso. Oggi l’azienda si è ben posizionata e impiega circa 30 dipendenti. «Il 2024 si è chiuso in linea con l’anno precedente per cui possiamo parlare di obiettivo raggiunto» afferma Caterina.
I saloni
Che poi continua: «Il 2025? Vedremo cosa ci riserverà. Noi ce la mettiamo tutta, come al solito. Siamo presenti ai saloni più importanti come Pitti Uomo e Micam, investiamo e ci crediamo». Tra gli investimenti previsti c’è il potenziamento della rete vendita anche attraverso uno showroom. Nel 2023 il calzaturificio veregrense ha introdotto anche una linea di sneaker, contraddistinta dal marchio DL2023. Il nome è formato dalle iniziali del suo promotore (Dino Leombruni) e dall’anno di nascita del brand stesso.
«Ci presentiamo sul mercato con pochi concetti ma chiari e ben definiti. La sneaker è un prodotto che necessita di meno narrazione rispetto a modelli in cuoio. Ma se viene realizzato internamente, come il nostro, ha uno spazio limitato sul mercato a causa del suo prezzo, inevitabilmente più elevato rispetto ad una sneaker prodotta in Asia» spiega la stessa imprenditrice veregrense. Anche la lavorazione della sneaker DL23 è eseguita con il procedimento del “tinto in capo” che caratterizza i prodotti Lemargo.
L’azienda acquista le pelli in un solo colore con le quali realizza le scarpe. Una volta finite vengono spedite in conceria. Poi, chiuse in un sacchetto di cotone grezzo, proprio come l’esemplare acquatico lemargo, vengono introdotte nei bottali e immerse per la tintura e il lavaggio. Una volta terminata la lavorazione, il sacchetto torna a Montegranaro e viene fatto asciugare. Infine, le scarpe vengono “rivitalizzate” e la suola prende il suo caratteristico design leggermente ricurvo. Il brand esporrà al Micam con l’obiettivo di proseguire la sua espansione nei mercati esteri. In particolare Nord Europa, Francia, Germania e Svizzera.