Russia, nuove sanzioni da USA e UE. Biden colpisce il Nord Stream 2

Russia, nuove sanzioni da USA e UE. Biden colpisce il Nord Stream 2
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Febbraio 2022, 20:45
(Teleborsa) - "Ieri la Germania ha annunciato che interromperà la certificazione del gasdotto. Oggi ho ordinato alla mia amministrazione di imporre sanzioni a Nord Stream 2 e ai suoi dirigenti. Questi passaggi sono un altro tassello della nostra prima tranche di sanzioni in risposta alle azioni della Russia in Ucraina. Come ho chiarito, non esiteremo a compiere ulteriori passi se la Russia continuerà a intensificarsi". Sono le parole con cui il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato le sanzioni per lo strategico gasdotto che dovrebbe portare il gas russo in Germania. Passando per il Mar Baltico, il gasdotto permette alla Russia di evitare l'Ucraina nel passaggio del gas in Europa.

L'Unione europea si appresta invece a pubblicare nuove sanzioni che prendono di mira 23 persone tra cui dirigenti bancari, capi militari, personaggi dei media e un alto funzionario del Cremlino, secondo le indiscrezioni dei media internazionali. Nella lista c'è il presentatore della televisione di stato Vladimir Soloviev, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova e il capo del canale TV (sostenuto dal Cremlino) RT, Margarita Simonyan.

Le sanzioni al Nord Stream 2 potrebbero impensierire Mosca più di quelle annunciate ieri da UE, UK e USA, definite piuttosto limitate da numerosi osservatori, in quanto hanno colpito piccole banche e singoli individui. Intanto, il presidente Vladimir Putin ha affermato di rimanere aperto a "soluzioni diplomatiche", ma ha insistito sul fatto che gli interessi e la sicurezza della Russia debbano essere garantiti. Domani i leader dell'Unione europea si riuniranno in un vertice straordinario a Bruxelles per discutere delle prossime mosse nei confronti di Mosca. "È importante che restiamo uniti e determinati e che definiamo congiuntamente il nostro approccio e le nostre azioni collettive", ha detto in una nota Charles Michel, presidente del Consiglio europeo.

Sul fronte italiano, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha riferito alle Camere sulla crisi ucraina annunciando che, come concordato con il premier, non ci saranno "nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non arriveranno segnali di allentamento della tensione". Il riferimento è al faccia a faccia tra Draghi e Putin prima annunciato e poi congelato per l'aggravarsi della crisi. Quella italiana, ha ricordato Di Maio in aula, non è altro che "la linea adottata nelle ultime ore" anche dagli alleati e partner europei. L'incontro tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov di giovedì è stato annullato, così come quello previsto venerdì tra il titolare degli Esteri francese Le Drian e l'inviato di Putin.

C'è però chi pensa che le sanzioni introdotte fin qui non avranno un impatto troppo pesante per il paese. "Non crediamo che l'economia russa sia particolarmente vulnerabile alle sanzioni - ha commentato Paul McNamara, Investment Director per il debito dei mercati emergenti di GAM Investments - Con un debito pubblico molto ridotto, un'eccedenza della bilancia dei pagamenti e la più forte posizione di riserve in valuta estera tra i mercati emergenti, la Russia non dipende dal capitale estero in misura rilevante; quindi, le sanzioni mirate a ridurre gli afflussi di capitale avranno poca presa".

Fonti dell'intelligence USA hanno riferito oggi che l'invasione su larga scala da parte della Russia potrebbe partire "entro 48 ore" e l'Ucraina si preparando mobilitando i riservisti. L'80% delle truppe di Mosca sarebbe alle porte dell'Ucraina - tra 170 e 190 mila soldati stimati, alcuni ad appena cinque chilometri dal confine - oltre a un arsenale che va dai missili balistici e da crociera all'artiglieria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA