Petrolio riprende fiato dopo prime sanzioni a Russia

Petrolio riprende fiato dopo prime sanzioni a Russia
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 10:45
(Teleborsa) - Si arresta la corsa rialzista dei prezzi del petrolio che ha visto le quotazioni arrivare a toccare i massimi di 7 anni, sostenuta dalle vicende che ruotano attorno all'Ucraina.

Il primo pacchetto di sanzioni degli Stati Uniti e degli alleati alla Russia che ha evitato le misure più drastiche, fa tirare un sospiro di sollievo agli investitori del mercato petrolifero. Secondo gli addetti ai lavori, c'è tuttavia sempre il rischio che un inasprimento delle decisioni possa portare velocemente il prezzo sulla soglia dei 100 dollari al barile.

Stamane il greggio di riferimento del mare del Nordm, Brent, cede lo 0,65% a 96,21 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate WTI perde lo 0,78% a 91,19 dollari.

Le tensioni sull'Ucraina continuano a far salire il prezzo del gas che ad Amsterdam raggiunge gli 83,5 euro MWh con un rialzo del 4,34%. A Londra oltrepassa i 200 penny (+5,8%) per Mmbtu, l'unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi.

I futures europei del gas naturale sono particolarmente sensibili alle ultime notizie, perché la Russia fornisce più di un terzo dell'offerta europea, con una parte che passa attraverso i gasdotti in Ucraina.

(Foto: drpepperscott230 / Pixabay)
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