Gli Stati Uniti e i suoi magnifici 7 continuano a far rumore.
Età media 31 anni per questi colossi high tech e la giusta dose di vantaggio nell’innovazione e nella distribuzione. Eppure gli investitori europei hanno un tesoro forse più prezioso nell’azionario tra le sue aziende più antiche. Aziende che hanno superato la prova del tempo in uno o due secoli, non solo di qualche decennio. Marchi di lusso come Hermès, Louis Vuitton e Cartier figurano nel club di quelli che sfornano prodotti iconici e con un enorme patrimonio nel marchio. Come Ferrari del resto, sono ben noti anche ai portafogli degli investitori Usa che hanno in casa le Big tech. «Perché è impossibile trovare lo stesso fascino e lo stesso patrimonio dall'altra parte dell'Oceano», dice Denis Callioni di Comgest. Hermès, per esempio, classe 1837, fa parte del gruppo delle 10 società più antiche dell'MSCI Europe. Naturalmente una lunga storia da sola non basta come ricetta per il successo. «Anche Ferrari è uno dei marchi di auto da corsa più antichi del mondo e lo consideriamo un vincitore nel settore del lusso, proprio come Dior, del gruppo Lvmh». Poi tra i top picks ci sono brand più piccoli come Moncler, che «ha saputo elevare una delle più antiche griffe di sport invernali, con un marketing potente e una capacità di distribuzione crescente, in uno dei marchi di piumini e articoli sportivi di maggior valore». Certo, tradizione e antichità non sono sufficienti per rimanere in prima linea. E ci sono aziende, come Kering e Burberry, che hanno ottenuto risultati ben più deludenti. Ma prendiamo la crescita di Ferrari: è riuscita ad aumentare il prezzo medio di una Ferrari di oltre il 50% dall’Ipo, lanciando modelli iconici e personalizzando le vetture su richiesta dei clienti. Mentre una borsa Birkin di Hermès, che veniva venduta a 2mila dollari 40 anni fa, oggi non si può acquistare a meno di 10mila dollari. Il colosso Lvmh ha invece venduto l'esclusività a milioni di persone, non solo a poche migliaia come Ferrari. Lvmh è il gruppo del lusso più diversificato al mondo. Ha anche una lunga e comprovata esperienza nello sviluppo di brand, come dimostra il successo di Dior. Per Flavio Cereda di GAM, si tratta di puntare sui marchi più esposti ai “consumatori forti” come Chanel (gruppo Lvmh) che ha più che raddoppiato il prezzo di una Medium Classic Flap Bag dal 2016 al 2024.
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