Covid, un antivirale può ridurre i giorni di malattia

Covid, un antivirale può ridurre i giorni di malattia
Covid, un antivirale può ridurre i giorni di malattia
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 14:15

Un farmaco antivirale sperimentale può accelerare il recupero per i pazienti che non hanno bisogno di essere ricoverati in ospedale dalla Covid-19. A dirlo è uno studio del Toronto Centre for Liver Disease dello University Health Network che apre così la strada a una nuova cura.

Nel lavoro, pubblicato su Lancet Respiratory Medicine, i pazienti che hanno ricevuto una singola iniezione di peginterferone-lambda hanno dimostrato di avere una probabilità quattro volte maggiore di eliminare l'infezione entro sette giorni, rispetto a un gruppo che invece era stato trattato con placebo. «L'effetto è stato più pronunciato nei pazienti con i livelli virali più alti.

«Abbiamo anche visto una tendenza verso un miglioramento più rapido dei sintomi respiratori nel gruppo di trattamento», spiega Jordan Feld, ricercatore che usava il peginterferone lambda per le epatiti virali. «Questa cura - aggiunge - ha un grande potenziale terapeutico soprattutto in questo momento, poiché vediamo varianti aggressive del virus diffondersi in tutto il mondo che sono meno sensibili sia ai vaccini sia al trattamento con anticorpi».

I partecipanti con livelli virali più elevati avevano molte più probabilità di eliminare l'infezione proprio grazie all'antivirale: il 79% nel gruppo di trattamento rispetto al 38% del gruppo placebo. L'interferone-lambda è una proteina prodotta dall'organismo in risposta alle infezioni virali. Ha la capacità di attivare una serie di percorsi cellulari per uccidere i virus invasori. Sars-Cov-2, il coronavirus che causa la Covid-19, impedisce al corpo di produrre interferoni: è un modo con cui evita di essere controllato dal sistema immunitario. L'interferone-lambda è diverso dagli altri interferoni perché usa un recettore presente solo in alcuni tessuti del corpo.

È molto attivo nel polmone, nel fegato e nell'intestino, tutti i luoghi in cui il virus SarsCov2 è in grado di replicarsi, ma non è attivo in altri luoghi, portando a molti meno effetti collaterali rispetto ad altri interferoni.

Il peginterferone-lambda utilizzato in questo studio è una versione di un farmaco già sviluppato che può essere somministrato come una singola iniezione sottocutanea, come quelle per l'insulina.

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