Paolo Moroni, 42enne ingegnere di Allumiere (Roma), è stato ucciso nei giorni scorsi ad Amsterdam. È l’unica cosa certa di una vicenda ancora avvolta nella nebbia. Professionista perbene e molto stimato, figlio di Enrico e fratello di Ettore, titolare del notissimo ristorante “Tramontana”, sito sulla Provinciale dei Sassicari, nonché di Gabriella, maestra di danza, Paolo Moroni lavorava da parecchi anni nella città olandese. Diplomatosi al Liceo scintifico Galilei di Civitavecchia e poi laureatosi in ingegneria, aveva presto trovato lavoro ad Amsterdam presso un’azienda. Uno dei tanti cervelli in fuga dall’Italia.
Amsterdam
Un anno fa, però, dopo l’esplosione del Covid anche nei Paesi Bassi, era tornato proprio nella cittadina collinare e operava in smart working, sempre mantenendo i contatti con Amsterdam. E proprio lì si era di nuovo recato nei giorni scorsi. Per ragioni di lavoro, probabilmente, ma anche perché aveva approfittato del periodo di assenza per avviare lavori di ristrutturazione nell’appartamento che possedeva nella parte nuova della città.
Il delitto
Tentare una ricostruzione dei tempi del delitto per il momento è impresa ardua. Non si sa infatti da quanto tempo l’ingegnere fosse tornato in Olanda, né se siano stati i parenti a dare l’allarme, magari non ricevendo notizie dal loro congiunto.
Sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, diretti dal capitano Mattia Bologna, insieme alla Polizia di Amsterdam. Da capire se Moroni abbia soggiornato nel suo appartamento, oppure se si fosse appoggiato da qualche amico. Bocche cucite degli inquirenti sia sulle modalità dell’omicidio, sia sul possibile movente. L’unico particolare trapelato, comunque significativo, è che si sta indagando su una pista italo-olandese. Probabile quindi che nella vicenda siano coinvolte anche persone di quella nazionalità e che vi siano già dei sospetti.