Emoji vietate nelle chat di lavoro: «Il pollice in su ha un significato ostile». Ecco la top ten delle icone da boomer

Emoji vietate nelle chat di lavoro: «Il pollice in su ha un significato ostile». Ecco la top ten delle icone da boomer
Emoji vietate nelle chat di lavoro: «Il pollice in su ha un significato ostile». Ecco la top ten delle icone da boomer
di Paolo Travisi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Ottobre 2022, 12:54

Cambiano le generazioni e si modificano i significati di parole e simboli. Al tempo di social e chat, pane quotidiano per i digital born della Generazione Z, anche le Emoji non sono più quelle di una volta. A rivelarlo un sondaggio condotto su duemila giovani, tra i 16 ed i 29 anni, secondo cui le 10 iconcine più usate sulle app di messaggeria istantanea, Whatsapp e soci per intenderci, sono roba da vecchi.

Pollice su ostile

Secondo la survey condotta da Perspectus Global, la emoji più popolare, il classico pollice in su, non è più un semplice, «ok, va bene», ma al contrario è un segnale ostile e aggressivo. Il sondaggio, inoltre, ha rivelato in una speciale top ten, quali sono le emoji usate solo da chi non appartiene alla Z Gen, cioè dalle generazioni di boomer. Ed eccola qui.

Top ten da "vecchi"

Pollice su 👍

Cuore rosso ❤️ ️️

Mano ok 👌

Fatto ✔️

Cacca 💩

Piangere dalle risate 😭

Scimmia con le mani sul volto 🙈

Applauso 👏

Bacio 💋

Smorfia 😬

Su Reddit, altro canale social molto frequentato dalla Generazione Z, in molti hanno confessato che il pollice in su, usato nelle chat sul luogo di lavoro, viene avvertito come un gesto da maleducati o comunque ostile. I lavoratori più grandi d'età, diciamo dai 30 in su, invece, sono apparsi sconcertati dalla reazione, sottolineando che il pollice in su nelle chat è usato come segno di approvazione. 

Paradosso della rete

Il pollice in su sta generando talmente tanta divisione in rete, che diversi utenti di Reddit concordano con la decisione di annullare l'emoji, ed in molti, chiedono che gli emoji siano del tutto eliminati nel mondo professionale, se non altro per evitare interpretazioni errate, che come ha evidenziato il sondaggio, cambiano da generazione in generazione.

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