PADOVA - Un film, un video, una conversazione captata per caso tra adulti, un’immagine sfuggita in rete. Oppure una scena reale, forse violenta, intercettata dallo sguardo di un bambino che poi l’ha replicata in modo inconsapevole.
Sono tante le ipotesi su cosa possa aver innescato nella mente di un bambino di appena 8 anni l’idea di farsi seguire in bagno da una compagna di classe, farle togliere gli abiti di dosso e poi darle un bacio. L’episodio si è verificato all’interno di una scuola elementare cittadina, in apparenza all’insaputa di tutti. Nei giorni seguenti, però, è stato necessario l’intervento degli insegnanti e della dirigente. È scattato un percorso educativo per il bambino e sono stati avviati accertamenti precauzionali sulla sua situazione familiare.
La ricostruzione
La scena si è consumata lontano dagli occhi del personale scolastico, tanto che nessuno si è accorto di nulla fino a quando la bambina, una volta tornata a casa, ha raccontato l’accaduto alla mamma, cercando di dare voce alle proprie emozioni.
Le ipotesi
A detta degli esperti, infatti, ai bambini non serve necessariamente assistere ad una scena violenta per cogliere, a modo loro, qualcosa di difficile da interpretare, che poi può tradursi in un’azione non del tutto consapevole. Inoltre i piccoli al centro della storia frequentano la classe terza e hanno entrambi circa 8 anni: un’età in cui, secondo gli esperti, la percezione della sessualità non è ancora sviluppata.
Il fattore scatenante potrebbe essere stato anche un film, non per forza pornografico: qualche scena spinta, si sa, si vede anche in fascia protetta. O anche un video intercettato nel telefono di un bambino più grande, o ancora un gesto fra adulti che non è stato correttamente interpretato e compreso.
Il racconto
La stessa dinamica dei fatti non è del tutto chiara: sembra difficile immaginare che, in una scuola elementare, due bambini riescano ad appartarsi in bagno per il tempo necessario a svestirsi, senza che nessuno si accorga di nulla. Eppure questo è stato riferito dalla bimba, che si è confidata con i genitori attraverso un racconto spontaneo e maturato in autonomia.
Segno che qualcosa l'aveva turbata, pur senza avere, forse, piena consapevolezza del perché. Rimane un punto fermo l’urgenza di riflettere sul fatto che il mondo dei più piccoli, fatto di giochi e scoperte, si intreccia quotidianamente con messaggi spesso non calibrati per la loro età. Proprio per questo, sempre più specialisti insistono sull’importanza di insegnare ai bambini, fin da piccolissimi, il rispetto e l’educazione al consenso.