Vigile del fuoco diventa Babbo Natale e va a trovare i piccoli pazienti dell'ospedale Salesi di Ancona

ANCONA - È ormai arrivato il Natale e i Vigili del Fuoco di Ancona rinnovano la loro attenzione nei confronti dei bambini dell’ospedale pediatrico Salesi....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - È ormai arrivato il Natale e i Vigili del Fuoco di Ancona rinnovano la loro attenzione nei confronti dei bambini dell’ospedale pediatrico Salesi. Giovedì 21 dicembre, i “Babbo Natale” dei Vigili del Fuoco, accompagnati dalla direzione dell’ospedale e dalle Patronesse del Salesi, hanno visitato i piccoli ospiti del pediatrico per confermare l’iniziativa di solidarietà, avviata alcuni anni orsono, allo scopo di regalare un momento di svago e spensieratezza ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie e di divulgare la cultura della sicurezza sin dalla tenera età. Babbo Natale nel tradizionale abito rosso è entrato nei reparti salutando e consegnando ai bambini un attestato da giovane pompiere e dei simpatici gadget frutto di una raccolta fondi tra tutto il personale del Comando dei Vigili del Fuoco della provincia di Ancona.

Hanno bussato alla finestra

Nei reparti non accessibili per esigenze sanitarie i Vigili del Fuoco hanno comunque compiuto la loro missione bussando alle finestre degli increduli ospiti dalla sommità dell’autoscala. Le parole del Comandante Patrizietti: “un gesto di attenzione e vicinanza ai bambini da parte delle donne e degli uomini dei Vigili del Fuoco per contribuire a vivere con più serenità i difficili momenti in ospedale”.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico