Harlem Globetrotters: evoluzioni acrobatiche, schiacciate a canestro, tiri da lontanissimo a segno

La magia e lo spettacolo degli Harlem Globetrotters hanno invaso...

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La magia e lo spettacolo degli Harlem Globetrotters hanno invaso Mestre, Taliercio sold out e brulicante di entusiasmo per i funamboli a stelle e strisce. Splendida serata ieri nel palasport, che ha aperto la tournée italiana della squadra di basket più famosa al mondo. L'ultima volta degli Harlem a Venezia era stata nel marzo 2019 e che l'attesa per i «giramondo» fosse ai massimi livelli lo si è intuito già un'ora prima dell'evento: lunghissime le file di spettatori attorno al palazzetto di via Vendramin esibendo l'agognato biglietto di ingresso per entrare in un Taliercio gremito anche oltre i 3.509 posti che di solito spettano all'Umana Reyer (società orogranata che ha dato lo spazio e lo staff di steward e hostess, ma che non si è occupata dell'organizzazione). Sotto gli occhi di un interessatissimo Luigi Brugnaro, patron orogranata, la magia è scattata come da programma alle 20.30, anche se i più fortunati possessori dello special pass avevano vissuto un prologo due ore prima, quando i cancelli dell'impianto si sono aperti per un'esperienza unica a contatto con i giocatori-artisti. Sì perchè di arte si tratta. Uno spettacolo di luci, musiche, coreografie, balli, intrattenimento e massimo coinvolgimento del pubblico. A farla da padroni i più piccoli, ma anche i genitori (e qualche nonno) hanno dimostrato di apprezzare moltissimo. Tutti rigorosamente con smartphone in mano a immortalare, con foto e video, lo spettacolo sul campo e sugli spalti. A "sfidarsi" sul parquet gli Harlem Globetrotters funamboli a stelle e strisce fondati nel 1926 e all'attivo oltre 25mila partite e i Washington Generals. Ad alzare subito i decibel sugli spalti ci ha pensato la schiacciata di Moose che, appesosi al canestro, ha fatto un giro di 180 gradi restando a testa in giù. Intanto, sulle note del "Re Leone", Thunder microfonato in campo dalla palla a due alla fine saliva fra il pubblico alzando al cielo un bambino novello Simba e poi si cimentava in un improbabile richiesta di matrimonio trascinando sul parquet una ragazza "catturata" dietro la panchina. Di schemi difensivi anche per arbitri "compiacenti" e coinvolti nello show neanche l'ombra, il 42-35 di primo quarto (seguito dal 69-61 dell'intervallo) la dice lunga sullo spirito spettacolare della serata. E le pause tra un periodo e l'altro ovviamente non sono state di riposo, ma spese in gag e balli scatenati mentre Sunshine, l'unica componente femminile del roster, si esibiva in trucchi e giochi col pallone coinvolgendo piccoli spettatori. E con le mani scaldate da interminabili giropalla caratterizzati da evoluzioni acrobatiche, hanno iniziato a fioccare le bombe: letteralmente dinamite quelle che Sweet Lou II ha infilato dall'arco dei 9 metri per il "tiro da 4". I giramondo di Harlem nel 2002 inseriti nella Basketball Hall of Fame e nel 2013 insigniti del premio "Eddie Hamel" per l'impegno contro il razzismo dopo la tappa del Taliercio proseguiranno il giro dell'Italia, stasera al PalaRuffini di Torino. Giacomo Garbisa
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Corriere Adriatico