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Ecosostenibilità, tecnologia, ibridazione, flessibilità. Sono questi i “pilastri” della casa del domani, ripensata in chiave “effortless”, ossia semplificata, sicura e salubre. La pandemia ha modificato il modo degli italiani di intendere – e sognare – la propria abitazione. Alcuni cambiamenti sono stati evidenti e pressoché immediati, specie per le necessità dettate dallo smart working, altri hanno imposto un ripensamento più ampio – e in corso – della dimensione abitativa, a misura delle nuove esigenze e “visioni”. Proprio sulla casa del domani, tra tendenze e prospettive, ha acceso i riflettori il Salone del Mobile di Milano, conclusosi pochi giorni fa, non a caso definito dal suo curatore Stefano Boeri, «un raggio di futuro». In primo piano, innovazione, attenzione all’impatto ambientale, design ispirato alla natura, nuovi materiali. «La casa del futuro sarà sicuramente green e tecnologica, utilizzerà materiali ecocompatibili anche nell’arredo – afferma Francesco Miceli, presidente del Cnappc-Consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori – ma cambierà pure in ragione delle innovazioni urbane e quindi dei processi innovativi che interesseranno la città. Casa e città sono un binomio inscindibile. Esiste un rapporto tra i contenuti presenti nella Biennale e le linee di tendenza che emergono nel Salone del Mobile di Milano. Questa è una constatazione che spinge tutti noi a ricercare nuove strade dell’abitare e del vivere la città».
LE TENDENZE
Tra i trend di interior design e home decor, Nextatlas, piattaforma di Intelligenza Artificiale impegnata nel monitoraggio predittivo delle tendenze emergenti, evidenzia, come tema chiave, la sostenibilità: «Nelle conversazioni online l’abbinamento sustainable e decor è cresciuto del 111% negli ultimi 18 mesi».
PICCOLE “MAGIE”
All’insegna di tecnologia e benessere, tra le novità per la casa, spiccano alcune piccole “magie”, capaci grazie a un clic o poco più di trasformare un ambiente. Sì perché nell’abitazione del futuro nulla pare essere –solo – ciò che sembra. Ecco allora, con Tubes, add-On, radiatore a concezione modulare che, con supporto intra-muro, può farsi elemento divisorio, una sorta di «parete scaldante», e Astro, termoventilatore e purificatore d’aria, con carboni attivi, che elimina pollini, batteri, muffe e odori. La lampada Flexia di Artemide genera una luce uniforme e assorbe le onde sonore riflesse nell’ambiente. La portatile Hymn di Ambientec, con led, lenti e magneti, ricrea la luce di una candela. Gli specchi di Vanità & Casa nascondono una fonte luminosa. Il biliardo Quantum di MBM, interfacciandosi con una app, disegna con led le traiettorie ideali per il tiro. Il “Quadro Vino” è il primo quadro refrigerato mai realizzato, piccolo frigo da muro. Non mancano soluzioni per l’esterno. “Varia” di Gibus è una pergola bioclimatica modulare che assicura un microclima confortevole. E così via. Cambia la casa e muta pure l’ufficio. «L’individuo si aspetta in ufficio un comfort pari a quello di casa – dichiara Sourdois – Si possono prenotare scrivanie e sale riunione. Ci sono tecnologie per la reale inclusione di chi partecipa, a distanza, a un incontro. E simili. Queste esigenze sono nate in pandemia ma sono tendenze che si manterranno anche in futuro».
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