Libero Mail e Virgilio Mail, ancora problemi: «Ripristino in 24/48 ore». E spunta l'ipotesi class action

Libero Mail e Virgilio Mail, ancora problemi: «Ripristino in 24/48 ore». E spunta l'ipotesi class action
    Ancora problemi ormai da giorni per Libero Mail e Virgilio Mail, e i tempi per il ripristino del...

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Ancora problemi ormai da giorni per Libero Mail e Virgilio Mail, e i tempi per il ripristino del servizio sono ancora lunghi: in una nota Italiaonline, che si è immediatamente scusata con gli utenti e ha messo al lavoro il suo team di tecnici, fa il punto sull'accaduto, sul lavoro che sta facendo e dà un orizzonte temporale per la risoluzione del problema. La società «prevede di ripristinare la Libero Mail e la Virgilio Mail entro le prossime 24/48 ore. Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà».

 

Italiaonline: ripristino entro 24-48 ore

«Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un'innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni».



«Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l'obiettivo primario di tutelare l'integrità dei dati». E mentre qualcuno parla già di class action Italiaonline, che ammette «i tempi sono stati lunghi finora, ce ne rendiamo conto», ricorda che «da 25 anni siamo il fornitore mail degli italiani, i nostri utenti non sono sparsi per il mondo, ma sono i nostri vicini di casa, i nostri amici e parenti, i professionisti del nostro Paese. Non possiamo dunque non avere come priorità la tutela dei dati degli italiani, perché sono la nostra forza. Per questo vogliamo riaprire le caselle in maniera definitiva e stabile». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico