Mister Clementi: «Vigor, un cammino straordinario. Lottare per il primato è d'obbligo»

Il Pineto resta a +6

Mister Clementi: «Vigor, un cammino straordinario. Lottare per il primato è d'obbligo»
SENIGALLIA Vigor Senigallia il giorno dopo, campionato apertissimo nonostante il Pineto abbia tenuto i sei punti di distacco, e discorso-primato sempre più circoscritto al...

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SENIGALLIA Vigor Senigallia il giorno dopo, campionato apertissimo nonostante il Pineto abbia tenuto i sei punti di distacco, e discorso-primato sempre più circoscritto al dualismo Pineto-Senigallia: le terze sono a 12 punti dalla leader, e a 6 dai rossoblù secondi. Sognare è possibile? È un momento magico e i momenti magici della Vigor targata Aldo Clementi hanno una matrice unica: la piazza si infiamma, il mister frena e sta sulle sue ma il fuoco arde sotto la cenere, perché è difficile domarlo dopo il 2 a 0 servito a una squadra, il Trastevere, che oltre ad essere terza in classifica vanta un attacco da 41 gol al quale la Vigor ha concesso poco o niente (ad Alonzi, 11 reti in questa stagione, è stato permesso appena un tiro in novanta minuti).  


Il mister offre una disamina razionale della partita: «Incontro approcciato molto bene - dice Clementi -. Contro la prima linea più forte del girone l’idea di partenza era quella di difenderci con giudizio. Puntavamo a farli giocare il meno possibile e rispondere affidandoci alla soluzione del trequartista: siamo stati lucidi nel gestire il gioco ed abbiamo creato, oltre ai gol, svariate altre situazioni interessanti». 


La gestione


Nessun pensiero al Pineto? Il mister si schernisce: «Il risultato del Pineto - dice - non l’ho voluto sapere, me l’hanno detto solo a fine partita. Godiamoci la vittoria, godiamoci il momento. È un momento che va gestito. A me piace sperimentare, l’inserimento di Balleello (2005, debuttante e figlio d’arte, il papà era in A col Venezia, ndr) rientra in quella logica: l’avevo visto bene per tutta la settimana, e a questi segnali sto sempre attento. Certo, adesso c’è anche la classifica che ha le sue esigenze, e forse non sarà possibile sperimentare troppo come piacerebbe a me». E già, c’è una classifica. E un Pineto che con dieci giornate ancora da giocare non può esser considerato irraggiungibile, tanto più che capitalizza spesso le partite con risultati di misura come a Montegiorgio: «Tutto giusto - afferma Clementi - ma quando si parla degli 1 a 0 del Pineto ci si dimentica che anche la Vigor ha vinto tante partite di misura, a volte raddrizzandole in extremis. Il Pineto fa il suo, è stato costruito per questo, noi invece stiamo facendo qualcosa di straordinario e di questo vorrei che non ci si dimenticasse, perché lo straordinario è una cosa bella ma va valutato per quel che è, non può passare per normale. Noi non stiamo facendo qualcosa di normale, non era questa la nostra dimensione, dopo di che è chiaro che nel momento in cui ci troviamo lì, che fosse previsto o no, lottare è d’obbligo anche per noi. E noi lotteremo. L’importante è che non ci si dimentichi da dove siamo partiti». 


Le coincidenze 


Sin qui mister Clementi che domenica al Riviera delle Palme alle 14.30 dovrà seguire la gara col Porto d’Ascoli dalla tribuna per la inevitabile squalifica che seguirà l’espulsione nel match col Trastevere. Un cartellino rosso arrivato a ben tredici anni dalla sua ultima espulsione, avvenuta il 24 ottobre 2010. Tre particolari emblematici a questo riguardo, o meglio tre coincidenze: anche allora, come adesso, Clementi prese l’espulsione da allenatore della Vigor, era il torneo di Promozione 2010/11; anche allora la prese al Bianchelli (l’avversaria di turno era il Castelfidardo); e anche allora la Vigor aveva fatto suo l’incontro col punteggio di 2 a 0, reti di Paupini e Smerilli. Ci sarebbe anche un quarto particolare, piccolo piccolo: in quella stagione la Vigor vinse il campionato.

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Corriere Adriatico