Carlo Tavecchio si è dimesso «Sciacallaggio politico su di me»

ROMA - Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio si è dimesso dal suo incarico dopo pochi minuti dall'inizio della riunione del consiglio Figc. Il massimo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio si è dimesso dal suo incarico dopo pochi minuti dall'inizio della riunione del consiglio Figc. Il massimo dirigente del calcio italiano ha rassegnato le dimissioni in occasione del Consiglio federale in programma oggi in via Allegri. La conferma è arrivata all'uscita dal Consiglio del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. «Carlo Tavecchio sta per chiedere le dimissioni di tutto il consiglio federale che presiede», aveva precedentemente appreso l'Ansa, in ambienti della Figc. 


"SCIACALLAGGIO POLITICO" «Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato». Nella ricerca delle responsabilità della grave crisi del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al Mondiale, è questo - risulta all'Ansa - che Carlo Tavecchio ha detto oggi ai consiglieri della Figc prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio, ovviamente a cominciare da se stesso. «Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi», ha poi aggiunto ai consiglieri. 

Mercoledì Giunta Coni. Una Giunta Coni convocata d'urgenza per mercoledì pomeriggio come immediata contromisura alla crisi del calcio. È questa - apprende l'Ansa - la mossa immediata di Giovanni Malagò. All'ordine del giorno della Giunta semplicemente «comunicazioni del presidente». 

NICCHI «È un giorno difficile, aspettiamo che il presidente federale prenda la decisione più saggia, decidendo cosa intende fare: o resta, sapendo che non si può governare con uno o due voti di maggioranza, oppure lascia, spianando un percorso che può portare a nuove elezioni», aveva detto Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, al momento di entrare in Consiglio federale. «A quel punto avremmo il tempo - ha sottolineato - per individuare un nuovo presidente federale - che potrebbe essere ancora Tavecchio - un altro ct, spero solo che stamattina non vi sia alcun bisogno di votare».


«Gli arbitri stanno aspettando di capire cosa succede. Se un Tavecchio dimissionario mi sorprenderebbe? Non mi sorprende niente in questo Paese, ormai. A volte bisogna essere umili, a volte attenti o sereni, le cose fatte in fretta portano cattivi consigli». «Però - conclude - qua c'è da rifondare tutto, tanto da fare e lo rifaremo. Questa rimane una grande federazione, a prescindere da quello che è accaduto, nessuno imputa nulla a Tavecchio».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico