Carlo Tavecchio si è dimesso
«Sciacallaggio politico su di me»

Tavecchio si è dimesso da presidente della Figc. "Sciacallaggio politico dietro il fallimento"
Tavecchio si è dimesso da presidente della Figc. "Sciacallaggio politico dietro il fallimento"
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Lunedì 20 Novembre 2017, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 13:17

ROMA - Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio si è dimesso dal suo incarico dopo pochi minuti dall'inizio della riunione del consiglio Figc. Il massimo dirigente del calcio italiano ha rassegnato le dimissioni in occasione del Consiglio federale in programma oggi in via Allegri. La conferma è arrivata all'uscita dal Consiglio del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. «Carlo Tavecchio sta per chiedere le dimissioni di tutto il consiglio federale che presiede», aveva precedentemente appreso l'Ansa, in ambienti della Figc. 

"SCIACALLAGGIO POLITICO" «Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato». Nella ricerca delle responsabilità della grave crisi del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al Mondiale, è questo - risulta all'Ansa - che Carlo Tavecchio ha detto oggi ai consiglieri della Figc prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio, ovviamente a cominciare da se stesso. «Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi», ha poi aggiunto ai consiglieri. 

Mercoledì Giunta Coni. Una Giunta Coni convocata d'urgenza per mercoledì pomeriggio come immediata contromisura alla crisi del calcio. È questa - apprende l'Ansa - la mossa immediata di Giovanni Malagò. All'ordine del giorno della Giunta semplicemente «comunicazioni del presidente». 

NICCHI «È un giorno difficile, aspettiamo che il presidente federale prenda la decisione più saggia, decidendo cosa intende fare: o resta, sapendo che non si può governare con uno o due voti di maggioranza, oppure lascia, spianando un percorso che può portare a nuove elezioni», aveva detto Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, al momento di entrare in Consiglio federale. «A quel punto avremmo il tempo - ha sottolineato - per individuare un nuovo presidente federale - che potrebbe essere ancora Tavecchio - un altro ct, spero solo che stamattina non vi sia alcun bisogno di votare».

«Gli arbitri stanno aspettando di capire cosa succede. Se un Tavecchio dimissionario mi sorprenderebbe? Non mi sorprende niente in questo Paese, ormai. A volte bisogna essere umili, a volte attenti o sereni, le cose fatte in fretta portano cattivi consigli». «Però - conclude - qua c'è da rifondare tutto, tanto da fare e lo rifaremo. Questa rimane una grande federazione, a prescindere da quello che è accaduto, nessuno imputa nulla a Tavecchio». 

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