Tamberi torna a saltare a Montecarlo Due anni fa il ko e le Olimpiadi perse

L'anconetano Gianmarco Tamberi è campione europeo di salto in alto
ANCONA - È l’ora del ritorno per Gianmarco Tamberi, annunciato sulla pedana di Montecarlo, venerdì 20 luglio (ore 20.10), a due anni dalla serata dolce-amara...

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ANCONA - È l’ora del ritorno per Gianmarco Tamberi, annunciato sulla pedana di Montecarlo, venerdì 20 luglio (ore 20.10), a due anni dalla serata dolce-amara in cui vinse portando il record italiano a 2,39, prima dell’urlo di dolore nel tentativo di assalto a 2,41 per l’infortunio alla caviglia sinistra, che spazzò via le speranze olimpiche di “mister Halfshave”. Tamberi e Libania Grenot sono gli azzurri attesi a Montecarlo nella decima tappa della Iaaf Diamond League, allo stadio Louis II, cuore del Principato di Monaco. Il campione europeo di salto in alto torna sulla pedana che due anni fa, il 15 luglio del 2016, lo portò nel giro di pochi minuti dalla gioia per il record italiano di 2,39 all’infortunio e si presenta con un primato stagionale di 2,26. Anche la “panterita”, due volte oro continentale dei 400 metri, ha già gareggiato al Meeting Herculis (nel 2015 sesta in 51.07), mentre quest’anno finora ha corso in 51.32 per la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo. 


Il 26enne marchigiano delle Fiamme Gialle se la vedrà con l’attuale numero uno degli altisti, l’argento mondiale Danil Lysenko, in assenza di Mutaz Barshim, crudelmente accomunato a Tamberi nella tipologia di infortunio rimediato due settimane fa in Ungheria. In gara anche il bronzo iridato, il siriano Ghazal, e il keniano Sawe (2,30), ulteriore segno di un’atletica globale senza più barriere geografiche. Poco prima del via all’alto maschile (alle 20.03) andrà in pista anche la bicampionessa europea dei 400 metri Libania Grenot. Il lotto delle avversarie dell’atleta delle Fiamme Gialle è il massimo desiderabile: l’olimpionica Shaunae Miller-Uibo, l’iridata in carica Phyllis Francis e l’altra statunitense Shakima Wimbley, la dominatrice della stagione Salwa Eid Naser, e in chiave europea la francese Floria Guei e la slovena Anita Horvat.


In poco meno di due ore sarà condensata una piccola Olimpiade. Grandi sfide in ogni settore: sprint con l’astro nascente statunitense Noah Lyles sui 200 opposto all’iridato Ramil Guliyev e tutto il meglio sui 100 donne, a cominciare dalle ivoriane Marie Josée Ta Lou e Murielle Ahouré. Nei 110 ostacoli da seguire il russo Sergey Shubenkov, che nel 2018 è già sceso tre volte sotto i 13 secondi, quindi il duello tra Christian Taylor e Pedro Pablo Pichardo nel triplo. Mezzofondo da top mondiale: al via l’intero podio iridato dei 3000 siepi, sia maschili che femminili, e ambedue i campioni degli 800 metri, il francese Pierre-Ambroise Bosse e la sudafricana Caster Semenya, ma anche quello dei 1500, il keniano Elijah Manangoi. Quindi l’asta femminile, dove andranno in caccia di quote “principesche” l’oro mondiale indoor Sandi Morris, l’olimpionica Katerina Stefanidi e l’emergente 21enne neozelandese Eliza McCartney, capolista dell’anno grazie al recentissimo 4,94. Prologo giovedì fuori dallo stadio, al porto d’Ercole, con i lanciatori di peso in due gare di altissimo livello. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico