Serie B, oggi il Tar del Lazio decide sui ricorsi. Reggina e Lecco in attesa, Brescia e Perugia sperano

Poi c'è sempre il Consiglio di Stato: ennesima estate infinita per il calcio

Serie B, oggi il Tar del Lazio decide sui ricorsi. Reggina e Lecco in attesa, Brescia e Perugia sperano
ASCOLI Il giorno del giudizio è arrivato: questo pomeriggio, a partire dalle ore 15, presso il Tar del Lazio si terrà la discussione in merito ai ricorsi presentati...

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ASCOLI Il giorno del giudizio è arrivato: questo pomeriggio, a partire dalle ore 15, presso il Tar del Lazio si terrà la discussione in merito ai ricorsi presentati da Reggina e Lecco avverso l’esclusione dal campionato di Serie B comminata dal Collegio di Garanzia del Coni. Saranno ore da fiato sospeso per calabresi e lombardi, nella spasmodica attesa della sentenza che arriverà in serata o, al più tardi, nella mattinata di domani. Ma alla finestra ci sono pure Brescia e Perugia, che sperano nell’esclusione delle avversarie per essere riammesse in Serie B: alle Rondinelle basta una sola bocciatura per tornare tra i cadetti, agli umbri serve lo stop di entrambe le squadre. Spettatori interessati della (ennesima) giornata caldissima di questa estate sono però anche Figc, Lega B e le 18 compagini cadette già certe di essere ai nastri di partenza della stagione 2023/24 e che hanno tutte le intenzioni di iniziare il torneo nel weekend del 19 e 20 agosto, come previsto dal calendario. 

Impossibile, a oggi, fare pronostici, perché può davvero accadere di tutto. E cioè che Reggina e Lecco vengano riammesse in B, che vi sia una sola esclusione o che venga confermata la bocciatura per entrambe. Occhio pure a possibili alterazioni del format del campionato, in barba a quanto deciso dalla Lega B: un torneo a 21 o 22 squadre a oggi è quasi impensabile, ma basta poco per cambiare le carte in tavola e mandare all’aria i buoni propositi della cadetteria. 


Il filo Reggina-Brescia 


La situazione più delicata è certamente quella della Reggina: l’arrivo del nuovo presidente Manuele Ilari non basta a far dimenticare i gravi problemi societari degli ultimi mesi, con tanto di mancato rispetto dei criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ammissione al campionato. Gli amaranto si giocano una fetta importante del loro futuro: in caso di nuova bocciatura ci sarebbe comunque la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato, ma l’ennesimo “No” alla richiesta di ammissione al torneo equivarrebbe a una sentenza quasi definitiva. Il Brescia, in questo caso, appare come un avvoltoio in attesa di cibarsi della carcassa dell’avversario: lo spumante è già in frigorifero da qualche giorno, ma nessuno si azzarda a festeggiare in anticipo. 


Davide contro Golia 


Ben diversa, invece, la storia del Lecco. Dopo aver vinto contro ogni pronostico i playoff di C, la favola dei manzoniani rischia di dissolversi anzitempo contro alcune formalità burocratiche. In tanti si sono schierati a favore di “Davide”, che sul campo ha meritato la promozione tra i cadetti: l’esclusione dei blucelesti, dunque, avrebbe un peso specifico anche per l’immagine e la credibilità del campionato. Guai, però, a emettere sentenze basate solo sul buon senso: il Perugia, terzultimo in classifica la scorsa stagione, è pronto ad aggrapparsi a qualsiasi cavillo pur di giocare nuovamente in B. Anche perché, in caso di esclusione di Reggina e Lecco, nessun altro potrebbe prendere il posto degli umbri: né la Spal, il cui ricorso contro Figc, Lega B e Perugia è stato dichiarato inammissibile, né il Foggia, che ha presentato un nuovo ricorso al Tar con udienza però fissata al 26 settembre, quando sarà verosimilmente impossibile avere un esito favorevole (con conseguente stravolgimento del campionato). Oggi, dunque, fari puntati sulle situazioni di Reggina, Lecco, Brescia e Perugia: qualcuno festeggerà, qualcuno resterà deluso e si appellerà al Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio di questa ‘folle’ estate italiana. 
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Corriere Adriatico