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ASCOLI Ennesimo ribaltone in Serie B: il Lecco è stato escluso dalla cadetteria, dopo l’accoglimento del ricorso presentato dal Perugia al Collegio di Garanzia del Coni. Fanno festa gli umbri, che nonostante il terzultimo posto della scorsa stagione vedono più vicino il ripescaggio. Dramma sportivo, invece, per i manzoniani: nonostante la partecipazione al sorteggio del calendario, il Lecco rischia di essere clamorosamente sostituito dal Grifo. E adesso si prospettano nuove battaglie, con l’inizio del campionato di che potrebbe seriamente slittare di un paio di settimane.
Il ribaltone
Perché è ancora tutta da vivere l’ennesima estate calda del calcio italiano, che continua a galleggiare tra la linea che divide la sacrosanta necessità di sanzionare chi non rispetta le regole dal rischio di sfociare nel ridicolo.
I commenti
«Aspettiamo le motivazioni, ma a questo punto ci sentiamo in Serie B» ha gioito il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, con il Grifo che solo qualche ora prima dell’esito del ricorso aveva ufficializzato l’arrivo di Francesco Baldini in panchina. Ora bisogna capire in quale categoria il tecnico allenerà i biancorossi, visto che il Lecco promette battaglia: «Forse qualcuno di importante non ci vuole in Serie B, ma noi andremo al Tar» ha tuonato il presidente dei lombardi, Paolo Di Nunno. «In Italia vince chi ha più forza, ma noi la nostra forza l’abbiamo dimostrata in campo. Come si fa a dire che non possiamo giocare in Serie B?». La situazione dunque, rispetto a qualche giorno fa, si è completamente ribaltata. E ora è il Lecco che passa al contrattacco: «La società ribadirà la propria posizione e la correttezza del proprio operato, avendo agito secondo le norme vigenti, e chiederà la riammissione al campionato di Serie B 2023/24. Crediamo fermamente nel valore del merito sportivo e del risultato sul campo, elementi fondamentali che devono essere valorizzati in ogni aspetto della competizione».
La battaglia
E ora? La speranza del Lecco è appesa a un filo: il Tar dovrà esprimersi entro il 2 agosto, poi l’eventuale ultimo atto di una saga infinita sarà quello del Consiglio di Stato, con decisione che arriverà il 29 agosto. In tal caso slitterebbe l’inizio del campionato, per il quale, allo stato attuale, non si può neppure escludere l’ipotesi di un format a 21 squadre.
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Corriere Adriatico