Azzurri sconfitti 40-9, l'analisi di Brunel "Abbiamo pagato infortuni e pressione"

Il commissario tecnico Brunel
ROMA - «La partita è cambiata per due cose: abbiamo perso quattro giocatori nel primo tempo (Fuser, Zanni, Garcia e Gega, ndr) e non abbiamo saputo gestire la...

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ROMA - «La partita è cambiata per due cose: abbiamo perso quattro giocatori nel primo tempo (Fuser, Zanni, Garcia e Gega, ndr) e non abbiamo saputo gestire la pressione degli inglesi. Se avessimo potuto mantenere più a lungo la nostra squadra iniziale, senza gli infortuni del primo tempo, avremmo potuto mantenere più freschezza. Ma hanno vinto con 40 punti e non possiamo dire niente. Dobbiamo imparare a giocare sotto pressione».


Il ct azzurro, Jacques Brunel, commenta così la larga sconfitta dell'Italia subita all'Olimpico contro l'Inghilterra nella seconda giornata del Sei Nazioni. Una gara dalla doppia faccia, con l'Italrugby che ha saputo resistere alla forza fisica degli inglesi per circa 50' prima di soccombere sotto le mete avversarie e chiudere con il punteggio di 9-40: «Sono deluso - esordisce Sergio Parisse -, non è mai bello prendere 40 punti e non basta fare 50 minuti di buon livello. Eravamo in partita fin al 50', poi i 'ragazzinì, Mattia (Bellini, ndr) e Sarto, hanno voluto contrattaccare e abbiamo preso una meta che pesa come un macigno. Ma non è colpa loro, mi piacciono i giocatori che vogliono osare». «Purtroppo è andata così - chiosa il capitano - tra due settimane con la Scozia per noi è fondamentale, è l'ultima partita in casa ed è importantissimo vincere».
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Corriere Adriatico